"Il mio patrigno mi ha ferito al labbro". Ma era herpes. Assolto

Quella ferita sul labbro era un herpes e non il segno del colpo di mestolo. Assolto in appello dall’accusa di lesioni nei confronti della figliastra, R.M., un 58enne pesarese, residente a Tavullia. I giudici dorici hanno cancellato la sentenza di primo grado che gli aveva inflitto 600 euro di multa. "È la fine di un incubo per il nostro assistito – commentano soddisfatti i difensori, gli avvocati Alfredo Torsani e Anna Bartoli – dopo 4 anni sotto procedimento penale". Tutto era nato dalla denuncia della ragazza, all’epoca 20enne, figlia della moglie dell’imputato. La giovane aveva querelato il patrigno e anche la madre, per maltrattamenti e lesioni. Un giorno, dopo l’ennesima lite, aveva detto che lui l’aveva colpita con un mestolo sul labbro. La coppia era finita a processo e aveva spiegato che quella figlia non studiava, aveva brutte amicizie, riceveva lettere dal carcere, si presentava con regali costosi senza che spiegasse il motivo e chi glieli avesse fatti. Avevano detto di aver solo provato a darle una buona educazione. Erano stati assolti dai maltrattamenti, ma il patrigno condannato per lesioni. Non c’era referto medico: la ragazza non era voluta andare all’ospedale. Lui aveva negato di averla colpita e aveva sostenuto che si trattasse di un herpes. E lo stesso ha ribadito in appello dove sono emerse le contraddizioni delle testimonianze. "Lette le motivazioni – spiegano i legali – valuteremo se agire per calunnia contro la querelante".

e. ros.