
La questione e la gestione del parco Miralfiore sta facendo emergere una profonda spaccatura all’interno di Europa Verde. Ed esponenti romani che sono al vertice del partito parlano addirittura di un commissariamento della sezione pesarese. Nodo della questione la mancanza di dialogo tra l’assessore Conti e la base del partito. E la convocazione dell’assemblea appare difficile "perché la Conti finirebbe in minoranza". Questo il retrobottega della questione del Parco Miralfiore. "Non era nostra intenzione – dice Luigi Tagliolini che si candida a diventare portavoce dei Verdi – aprire uno scontro politico con questa amministrazione, ma le risposte ironiche e arroganti dell’assessore Belloni e il tacito silenzio-assenso della signora Conti ci impongono una attenta riflessione politica. La nostra denuncia sulla gestione personalistica fatta dall’assessore Belloni sul parco Miralfiore e il quotidiano assalto di spacciatori e tossicodipendenti meritavano una risposta seria e concreta". E sulla risposta che il gruppo Verde ha ricevuto, ad un certto punto Tagliolini a nome del direttivo aggiunge che "le parole che abbiamo ricevuto tendono ad umiliare la nostra presenza politica nella città forse sperando che la presenza di un ’verde’ in giunta isoli la capacità critica della base verde ambientalista".
Quindi si passa dal generico al personale: "Quella della Conti – continua Tagliolini a nome degli iscritti – è una presenza espressione di una scelta personale non condivisa dalla maggioranza degli iscritti, eletta nel Pd e successivamente passata a Europa Verde, sulla quale ora non abbiamo nulla da eccepire".
Lo scontro si è palesato proprio sul parco Miralfiore anche perché la base del partito non ha accettato di buon grado l’esclusione dal parco di Andrea Fazi come esperto divulgatore scientifico, "per fare spazio a figure di spiccata contraddizione con il parco".
Dopo aver ricordato il direttivo nella sua lettera che il Miralfiore è nato grazie ai gruppi di base dei Verdi e di tanti cittadini, arriva un attacco a tutto tondo contro gli assessori all’ambiente e alla sostenibilità – Conti e Belloni, ndr – elencando tutta una serie di capitoli che sono sul tavolo e non sono stati risolti tipo amianto vicino ad asili e scuole ("vogliamo vedere i cantieri") il problema antenne con in testa quella del San Bartolo, la cementificazione e il consumo del suolo e nel mirino finiscono anche i ‘giardini itineranti’.
m.g.