REDAZIONE PESARO

Il muro dei liguri sbarra il passo. Al Benelli non si va oltre il pari

Gli avversari non permettono alla squadra di Stellone di guadagnare altri tre punti preziosissimi. I biancorossi faticano più del solito e non riescono a svoltare neanche nella seconda frazione del match. .

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VIS (3-4-2-1): Vukovic; Palomba, Coppola, Zoia; Peixoto (14’ st Okoro), Paganini (41’ st Lari), Pucciarelli (41’ st Tavernaro), Cannavò; Di Paola, Orellana (14’ st Raychev); Nicastro. All. Stellone. A disp. Pozzi, Mariani, Tonucci, Neri, Ceccacci, Schiavon, Obi, Forte, Rizzo, Di Renzo.

SESTRI LEVANTE (4-3-1-2): Guadagno; Primasso (10’ st Podda), Pane, Valentini, Montebugnoli; Fedele (9’ st Nunziatini), Brunet (14’ st Piu), Furno; Rosetti; Cominetti (31’ st Raggio Garibaldi), Durmush (34’ st Di Giorgio). All. Longo. A disp. Fusco, Clemenza, Oneto, Goglino, Nenci.

Note – Serata fredda (5°); spettatori 1.407 (ospiti 12), incasso totale 9.278 euro; ammoniti Rosetti, Fedele, Pucciarelli, Orellana, Podda; angoli 3-6 recupero 1’+ 5’.

Arbitro: Pacella di Roma2.

Trenta punti di distacco e non vederli. Diffidate delle cenerentole. Il Sestri poi è una squadra indigesta per la Vis, che non l’ha mai battuta in 4 confronti e con la sconfitta nel finale della scorsa stagione ha imboccato la via dei playout. Al cospetto dei Corsari, la squadra di Stellone offre una versione di sé piuttosto grigia, inusuale in questa stagione. Un tempo inconcludente, un altro a cercare soluzioni per vie traverse.

Non giova neppure il dispiegamento nel finale di tutto il potenziale offensivo, contro una squadra arroccata ma non catenacciara. Un dato racconta la partita più di ogni altro: un tiro in porta in 95’ da parte di entrambe: per la cronaca è di Di Paola nel primo tempo, centrale. Un altro dato racconta la spigolosità della partita: 40 falli fischiati da Pacella, 25 a carico degli ospiti.

La squadra di Stellone fatica in un primo tempo nel quale il Sestri fa molta densità, attacca i portatori, chiude le linee di passaggio e usa l’aggressività quando serve. Stellone sceglie l’assetto con due trequartisti, si gioca nello stretto e Pesaro fatica a penetrare in area. Solo le scorribande di Cannavò a sinistra, imprendibile per Fedele (ammonito), consentono ai biancorossi sortite proficue: una di questa offre la palla gol a Orellana che la spedisce a lato usando il sinistro anziché il destro richiesto. Per il resto una puntata di Coppola e il tiro di Di Paola. I Corsari non stanno a guardare, ripartono quando possono, ma la loro occasione migliore è un gentile omaggio di Vukovic che su un rinvio affrettato calcia sulla schiena di Durmush, dopodiché la palla carambola in rete. Buon per la Vis che Pacella ravveda un’ostruzione dell’attaccante.

Nella ripresa Roberto Stellone prova a ravvivarla con i cambi offensivi. Raychev prova a imitare la prodezza di Perugia con un destro in percussione fuori di poco. Il forcing finale è un’arma a doppio taglio: perché qualche occasione arriva: Paganini e Cannavò non inquadrano la porta, poi in pieno recupero una girata di Lari in area viene deviata alla disperata da Nunziatini. Ma ma le ripartenze ospiti fanno male: da una palla persa da Paganini nasce una chance notevole per Podda che spedisce oltre la sbarra un ghiotto invito di Furno, così come Rosetti vede la rasoiata sventata da Zoia.

Ecco uno dei rari pareggi vissini. Giusto così, la classifica si muove, arriva il 14° clean sheet, la curva Prato apprezza lo stesso e chissà che non sia Pineto tra una settimana a far scavallare ai biancorossi la fatidica quota 50.