
Oltre cento persone ieri hanno risposto all’invito del neo presidente dell’ente Parco San Bartolo, Silvano Leva, che per presentare gli obiettivi di mandato ha organizzato un confronto in cui il pubblico è stato diviso in cinque tavoli tematici. Passando dal tono letterario del professore Nando Cecini a quello concreto degli agricoltori, senza dimenticare le priorità delle associazioni ambientaliste, degli operatori culturali e turistici, degli amministratori regionali e comunali, fuori e dentro l’Auditorium di Santa Marina Alta, si è discusso di “storia e cultura“, “didattica e formazione“, ambiente, agricoltura e turismo. Ma la notizia, potrebbe essere in un ritorno al passato: cioé la sede del Parco potrebbe tornare a Baia Flaminia, più centrale e quella di Fiorenzuola potrebbe servire ad ampliare una indubbia chicca, come il museo paleontologico Sorbini.
E non solo. Il condizionale è d’obbligo perché il presidente è stato sul vago. " Sarebbe opportuno recuperare disponibilità della precedente sede dell’ente parco a Baia Flaminia per trasferirvi gli uffici amministrativi dell’ente parco, anche a seguito di nuove assunzioni – ha detto –. Un’operazione che ci consentirebbe di mettere in atto una piccola rivoluzione logistica. Nella sede di Baia Flaminia, oltre agli uffici amministrativi dell’ente parco, sarebbero ospitati un info-point per turisti, un punto di appoggio per tutte le organizzazioni di volontariato che cooperano con il parco (Gev, Cai e Protezione civile) e un sistema hardware per il monitoraggio degli incendi, chiaramente continuando a garantire la gestione del cimitero ebraico. Sgravato degli uffici amministrativi, nella sede di Fiorenzuola potremmo ampliare il museo paleontologico ‘Sorbini’. Qui verrebbe istituito un centro di educazione ambientale anch’esso munito di ledwall e software per offrire una visita esperienziale anche agli studenti. Vorremmo puntare al turismo scolastico. Nella sede di Santa Marina Alta, vorremmo la prima academy di birdwatching nazionale, in collaborazione con Swarovsky Optic". Leva, ha parlato anche del problema risorse economiche.
"Potremmo prevedere iniziative con un biglietto di ingresso: una monetizzazione non speculativa ma utile a sostenere le attività culturali e di promozione ambientale". I primi ad essere d’accordo con Leva, sono stati gli amministratori – il vicesindaco di Pesaro, Vimini; i sindaci di Gradara, Gasperi; Gabicce Mare, Pascuzzi cofondatori della destinazione turistica “Riviera San Bartolo“ – e gli assessori regionali, primo fra tutti Stefano Aguzzi, unico in presenza. "Contribuiamo alla promozione del Parco con azioni quali il servizio navetta porta turisti tra Pesaro, Gabicce, Gradara, Tavullia che nel 2024 amplieremo: inizierà da Pasqua e non da luglio ". Aguzzi ha ideato nuovi bandi: "Ho introdotto un bando da 800mila euro in 4 anni, legato ai percorsi nel Parco cosiddetti protetti per chi ha difficoltà motorie e nel 2023 abbiamo distribuito 200mila euro ai Parchi vincitori di un bando a sostegno di attività culturali". A moderare il tavolo con gli agricoltori Gilberto Santi: "Il Parco per metà è agricolo: si tratta di privati su cui pesano molti vincoli per la tutela e pochi vantaggi. Sarebbe importante creare un marchio dei prodotti biologici del Parco; riconoscere un paio di punti in più nell’accesso alle risorse dei Piani di sviluppo rurale; aprire un punto vendita unico...".
Solidea Vitali Rosati