Il piano d’ambito nel mirino dei 5 Stelle

"L’attuale Piano d’ambito sulla gestione dei rifiuti, proposto dal presidente Ata Giuseppe Paolini, che non prevede un biodigestore pubblico, farà perdere 40 milioni di euro". E’ quanto denunciano i consiglieri comunali M5S Tommaso Mazzanti, Francesco Panaroni e Giovanni Fontana: "Il bando pubblicato il 15 ottobre prevede che le risorse siano assegnate per impianti di proprietà pubblica realizzati dagli Ambiti ed esclude gli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (Tmb). Peccato che il Piano d’ambito territoriale proposto da Paolini, approvato dai sindaci con il voto contrario del Comune di Fano, preveda che la costruzione dei digestori anaerobici sia lasciata completamente all’iniziativa delle imprese private. L’unico impianto previsto nel piano sarà proprio un Tmb da realizzare presso la discarica di Monteschiantello dopo il suo ampliamento, e dopo che quella diventerà l’unica discarica aperta in tutta la provincia (peraltro con il consenso su questo punto della giunta Seri)". Per gli esponenti grillini "ancora una volta si conferma una strategia dei rifiuti che subisce supinamente gli interessi di Marche Multiservizi-Hera e che penalizza Fano e la provincia: a Bologna utili di gestione e i contributi pubblici, a Fano l’immondizia. Presenteremo una interrogazione in Consiglio comunale per chiedere al sindaco Seri e all’assessore Mascarin come intendano intervenire in sede di Valutazione Ambientale Strategica del Piano d’Ambito. Grazie alla politica del ‘decidere di non decidere’, Seri si è lasciato sfuggire una storica occasione di investimento e di reddito per Fano con la perdita del digestore, che avrebbe goduto non solo dei contributi pubblici per l’immissione al consumo di biometano, ma anche dei sostanziosi fondi del Pnrr per la realizzazione dell’impianto".

an. mar.