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Il rallentamento dell’economia: "Il problema è l’effetto domino"

Moreno Bordoni della Cna: "Ma molto dipende anche da fattori esterni"

Il rallentamento dell’economia: "Il problema è l’effetto domino"

Moreno Bordoni della Cna: "Ma molto dipende anche da fattori esterni"

Pesaro, 4 novembre 2024 – Il problema del rallentamento dell’economia ha un effetto domino perché alla fine quelli che soffrono di più sono i terzisti. E cioè coloro che lavorano per le grandi imprese. Per avere un’idea della profondità del problema basterà dire che il 90 per cento delle aziende del territorio ha meno di 10 dipendenti.

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"L’economia sta rallentando – dice Moreno Bordoni (nella foto a sinistra) della Cna – e per la prima volta da alcuni anni a questa parte sta calando la quota di export – dice –. Un problema che sta investendo soprattutto il settore della meccanica che è poi quello trainante nel pesarese. Non è un discorso che coinvolge tutte le piccole aziende, ma a soffrire maggiormente sono soprattutto coloro che lavorano per i gruppi che sono legati al mercato tedesco, e non solo a quello che fa componentistica per le auto. Qui la crisi e il rallentamento della domanda si fa sentire".

Per il resto?

"Diciamo che nel settore del mobile, che è poi quello che impiega più manodopera dopo la meccanica, direi che non ci sono situazioni drammatiche. Fondamentalmente il legno arredo sta tenendo soprattutto perché nella nostra provincia molte imprese lavorano soprattutto per la grande distribuzione".

Come sarà il futuro?

"Domanda difficile perché molte situazioni sono legate soprattutto a fattori esterni come le guerre in corso che hanno chiuso importanti mercati. E non c’è solo questo perché pesa e non poco il problema del credito: gli affidamenti bancari alle piccole realtà sono in discesa. Anche per colpa dei tassi e visto il momento è "anche difficile che un imprenditore vada in banca a chiedere un prestito proprio alla luce del mercato generale. La situazione non è bella e siamo in un momento di resilienza. Da noi il problema legato alla crisi della moda non si sente tanto, anche da zone storiche che hanno sempre lavorato per questo segmento, come ad esempio il polo dei jeans di Urbania. Ma il vero problema è quello della meccanica perché è anche quello che occupa la maggior forza lavoro in tutta la provincia".

m. g.