e Antonella Marchionni
Si chiama ’GeodArt’, meglio nota come Biosfera. Ha un milione di led ed è costata 629.850 euro più iva. Soldi di provenienza del Ministero delle Imprese messi a disposizione grazie ad un bando vinto dal Comune di Pesaro. La biosfera emana suoni, immagini e colori, giorno e notte. La si può vedere in piazza del Popolo ed è stata acquistata durante la precedente legislatura del sindaco Matteo Ricci come simbolo di Pesaro capitale della cultura italiana 2024. Il nuovo sindaco Andrea Biancani però ha già in mente di traslocarla: "Non può stare lì. A fine anno serve un loggiato dove collocarla per via del calore eccessivo e un luogo poco frequentato perché i suoni e le immagini a tutte le ore potrebbero disturbare i residenti".
Andiamo per ordine perché la nebbia amministrativa, che ha già portato la procura a indagare sugli affidamenti a due associazioni culturali per 560mila euro, si taglia col coltello: il bonifico per acquistare la biosfera da oltre 700mila euro iva compresa è stato pagato dal Comune nel novembre 2023 a due docenti di tecnologie informatiche di Riccione e Montecosaro (Macerata) con cattedra a Londra, i professori Federico Rossi e Andrea Santicchia. I quali hanno costituto la ditta Artifact srl con sede a casa del secondo esattamente 11 giorni prima di vedersi approvare da una Fondazione su delega del Comune il loro progetto scalzando altri due concorrenti. In meno di due mesi hanno avuto l’aggiudicazione senza gara, ma gli uffici comunali non hanno fatto troppo caso se la società dei due docenti fosse o meno ’attiva’ alla Camera di commercio o se avesse depositato bilanci o assunto personale. Pur non avendo nessuno di questi requisiti, si è proceduto ugualmente al pagamento e all’installazione dell’opera ad inizio 2024. Che ora ha un problema: la sola manutenzione costa 120mila euro l’anno, e dopo i primi 12 mesi è tutta a carico del Comune. Il sindaco Biancani dice:"Questa cifra non può essere accettata e pagata. Vanno riviste le funzioni della biosfera e abbassate le spese. I soldi del Comune che si spendono devono avere una logica e una giustificazione precisa. Io non ho ancora visto il contratto tra l’ente comunale e questa società che ha realizzato la biosfera, ma spero che siano ben chiari i modi per ottenere una rivisitazione dei costi. Così non vanno bene. Purtroppo la patata bollente è toccata a me ed è costoso sia lasciarla lì che spostarla. Ma io la toglierò dalla piazza appena sarà possibile".
La dirigente comunale Maria Laura Maggiulli che ha firmato la determina di aggiudicazione ha precisato: "La data di attivazione di un’impresa, come riporta la legge, non assume specifica rilevanza ai fini della sua partecipazione ad una selezione pubblica". E ancora: "La Biosfera – precisa la dirigente – non è stata comperata a scatola chiusa, ma c’è un preciso capitolato". Che, al pari del contratto d’acquisto, non compare da nessuna parte.