Il Tar non blocca la Variante Gimarra. Corsa contro il tempo per i lavori

Il Tar delle Marche non blocca la variante Gimarra. Il tribunale ha deciso di non sospendere l’iter come richiesto da una decina di ricorrenti, tra cui la Diocesi di Fano che aveva partecipato al ricorso attraverso la parrocchia del Carmine e l’istituto diocesano per il sostentamento del clero. Nell’ordinanza il Tar fa presente che tra i contrapposti interessi (da una parte i privati, dall’altra l’Amministrazione comunale) la "prevalenza è per l’interesse pubblico". Con riferimento alla futura strada (dalla rotatoria di via Aldo Moro alla Statale 16) il Tribunale fa presente che "la sua collocazione sul territorio è il risultato di un lungo e complesso procedimento nell’ambito del quale sono state esaminate, dalle autorità preposte alla tutela ambientale e paesaggistica, tutte le alternative possibili".

Dunque va avanti la corsa contro il tempo del Comune per appaltare i lavori della nuova strada e stipulare il contratto (il costo dell’opera è di 25 milioni di euro) entro il 30 giugno di quest’anno. E’ questo il termine da rispettare per non perdere il finanziamento Cipe di 20 milioni di euro (fondi coesione e sviluppo). Risorse a cui il Comune dovrà aggiungere altri 5 milioni di euro, tramite l’avanzo di bilancio o l’accensione di un mutuo. La decisione del Tar è stata accolta positivamente sia dal vice sindaco Cristian Fanesi che ha seguito l’iter della Variante Gimarra fin dall’inizio, prima come assessore ai Lavori pubblici poi con la delega alle grandi opere, sia dall’apparato tecnico-amministrativo comunale il cui operato non è stato messo in discussione dal Tar. Non rilascia dichiarazioni il sindaco Massimo Seri. Per Luciano Benini, uno dei firmatari del ricorso al Tar, la richiesta di sospensiva era un atto dovuto e l’importante sarà la sentenza che il Tribunale pronuncerà nel merito: la data deve essere ancora fissata. "Se il Comune rispetterà il termine del 30 giugno – commenta Benini – supponiamo che la sentenza del Tar arrivi prima dell’avvio dei lavori". Contro la decisione del Tribunale amministrativo di non concedere la sospensiva, i ricorrenti hanno comunque la possibilità di rivolgersi al Consiglio di Stato.

La strada di Gimarra è un’opera contesta da cittadini e ambientalisti per l’impatto che avrà sulle colline dell’Arzilla e di Gimarra. Anche all’interno della maggioranza ci sono divergenze sull’opportunità o meno di portare avanti il progetto: da una parte il Pd, favorevole in modo compatto alla realizzazione della strada, dall’altra le liste civiche e lo stesso sindaco Seri che ne avrebbero fatto a meno.

Anna Marchetti