REDAZIONE PESARO

Il terrore di una barista: : "Ho paura a star qui da sola"

Alyssa, 20 anni, che gestisce un locale nel centro commerciale di S.Lazzaro: "Da settimane la piazzetta è invasa dai tossici, ma le divise non arrivano".

Il terrore di una barista: : "Ho paura a star qui da sola"

Il terrore di una barista: : "Ho paura a star qui da sola"

Ha appena 20 anni, un bar nel centro commerciale di San Lazzaro e tanta paura che le facciano del male. "Sappiamo dove abiti, stai attenta", le hanno detto alcuni avventori, personaggi poco raccomandabili e per questo già noti alle forze dell’ordine, che frequentano la zona. "Ho paura a restare qui da sola la sera - ci ha raccontato ieri pomeriggio Alyssa Sibillo, titolare del nuovo Bar-Pizzeria Hollibis a San Lazzaro -. E come me tanti clienti che non vengono più, perché anche loro non si sentono al sicuro. Rispetto ai primi mesi di attività, ho già visto anche un bel calo di fatturato. E questo mi fa molto arrabbiare, perché non mi sento tutelata. Per di più, sono stata anche rimproverata da alcuni colleghi esercenti: mi hanno accusata di far cattiva pubblicità al centro commerciale, solo perché racconto quello che accade qui".

"Sono settimane che la piazzetta è invasa da tossici - prosegue Alyssa - che danno fastidio ai clienti, creano confusione all’interno delle attività commerciali… insomma, per farla breve, sono così molesti che ogni due giorni chiamiamo i carabinieri. Lunedì pomeriggio però è accaduto l’impensabile: sono entrate nel bar due di queste ragazze, hanno preso due birre e se ne sono andate via. Subito dopo io e mia mamma abbiamo trovato a terra, all’interno del bar, della carta stagnola bruciata. Non sapendo cosa fosse ho cercato su internet e le immagini sembrano corrispondere a ciò che serve per fumare il crack. Ho deciso allora di chiamare i carabinieri, ho spiegato la situazione e mi è stato detto che sarebbero arrivati di lì a poco. Non sono mai arrivati". I carabinieri dicono che domenica pomeriggio sono andati. Hanno visto un’auto appartata, e sono andati a controllarla. Dentro c’erano un uomo e una donna.

"Potevo andare io dai carabinieri? Poi magari se nel tragitto la trovavano addosso a me finivo nei guai io - sottolinea la 20enne - Le forze dell’ordine mi dicono che non c’è modo di liberarsi da queste persone, a meno che non gli trovino addosso della roba: ma perché quando li chiamo con i resti della droga in mano e le immagini delle telecamere, qui non arriva nessuno? Possibile che mi venga detto, ’ti consigliamo di non stare sola’, invece di essere più presenti e fare in modo che certe cose non accadano? Sono anni che le telecamere comunali nella piazzetta non funzionano, e io non ho posso mettere telecamere che puntino in faccia ai clienti per privacy. Come devo difendermi? Devo assumere un bodyguard in un baretto di quartiere?"

Tiziana Petrelli