Il turismo speleologico cresce A Cagli il raduno internazionale

Michele Betti, presidente della Fsm: "Dall’esperienza del Gruppo urbinate si sono avviate nuove prospettive. Anche Pesaro e Vallefoglia hanno dato il via a ricerche di cavità da esplorare. Il settore si annuncia in crescita

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Se Michele Betti pensava di riposarsi dopo la decisione di non ricandidarsi alla presidenza del Gruppo Speleologico Urbinate (GSU) si sbagliava di grosso. "In effetti, non avevo ancora effettuato il passaggio di consegne che venivo eletto, all’unanimità, presidente della Federazione Speleologica Marchigiana (FSM) in quanto i gruppi federati avevano individuato in me, grazie soprattutto al lavoro del GSU, lo speleologo in grado di rafforzare la Federazione, aumentare la coesione tra i gruppi e renderla autorevole nei rapporti con il territorio e le istituzioni". Nonostante gli impegni.

"Il programma operativo del GSU per il 2022 era già gravoso. Il corso di Introduzione alla speleologia della durata di 6 mesi (il più lungo mai realizzato in Italia), le esplorazioni e lo studio delle miniere di ferro e manganese del fabrianese e di San Lorenzo in Solfinelli, la prima edizione dello “Speleo Summer Camp“ a Monte Nerone, gli Stati Generali del Parco Nazionale dello zolfo di Marche e Romagna tanto per citarne alcuni".

Tanta carne al fuoco.

"Era solo l’antipasto. Infatti la nostra attenzione all’attività speleologica come volano di una nuova forma di turismo per il nostro territorio è stata notata dal sindaco di Vallefoglia, Palmiro Ucchielli, che ci ha convocato per valutare se ci fossero le condizioni per condividere un programma di riscoperta, valorizzazione e turisticizzazione degli ipogei presenti nel territorio comunale".

Come è andata?

"Grazie anche alla disponibilità e alle indicazioni dei cittadini abbiamo individuato una serie di cavità antropiche di indubbio interesse che ci consentiranno di partecipare a progetti finanziati volti al recupero e alla sostenibilità dei borghi".

Solo dei borghi?

"Non solo. Mentre ero in missione scientifica in Macedonia del Nord, sono stato contattato dal comune di Pesaro per esplorare alcune condotte verificate attraverso l’indagine georadar e, anche qui, quello che abbiamo ritrovato è sicuramente importante dal punto di vista storico. Di più al momento non posso rivelare".

E ora il Raduno internazionale di Speleologia.

"Una premessa: la Regione Marche ha finanziato il progetto dell’Unione Montana del Catria e Nerone “Risorgenze: storie di acque e di uomini tornati dal buio“ legato al turismo speleologico in senso ampio che come main event prevedeva un raduno. L’Associazione Culturale Risorgenze, di cui faccio parte, ha proposto di trasformare questo evento nel Raduno Internazionale di Speleologia, un format della Società Speleologica Italiana a cadenza annuale. Nonostante il grande ritardo (i finanziamenti e le autorizzazioni sono arrivate alla fine del mese di luglio mentre normalmente ci si prepara un anno prima) il Raduno si terrà a Cagli dal 7 al 11 dicembre grazie alla disponibilità di SSI e di FSM. Siamo comunque riusciti a dare visibilità all’evento, tanto che già i primi di settembre era praticamente impossibile trovare alloggi in centro a Cagli".

Il programma?

"Sarà un raduno speleologico ricco di contenuti scientifici di qualità e attualità, anche grazie al contributo dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo visto che tra i principali argomenti trattati ci sarà il cambiamento climatico e le sue ripercussioni fuori e dentro la montagna. Presentazione delle più importanti campagne esplorative nazionali ed internazionali, mostre fotografiche e produzioni cinematografiche come Timavo System Exploration e Aouk, rispettivamente Campana d’Oro e d’Argento alla Rassegna Internazionale Cinema di Montagna “Alpi Giulie Cinema 2022“ oltre alla presenza di Richard Stanton, lo speleosub del salvataggio dei bambini rimasti intrappolati in una grotta della Thailandia. Non mancheranno spazi esclusivi per gli appuntamenti della Società Speleologica Italiana, esposizione e vendita di materiali tecnici e visite guidate in grotta anche grazie alla disponibilità del Consorzio Frasassi. Immancabile lo speleobar dove poter gustare i prodotti tipici dei vari gruppi provenienti da tutta Italia. Visto il disastro di qualche settimana fa mi auguro che l’evento, normalmente frequentato da più di duemila speleologi, possa portare ottimismo e un impulso per la ripresa economica delle aree colpite".

Tiziano V. Mancini