"Ama il prossimo tuo come te stesso" dice uno dei comandamenti del Vangelo e, a Pesaro, di amore ce n’è davvero tanto. Ieri, infatti, alla Chiesa di San Giovanni, le tante associazioni di volontariato di Pesaro si sono ritrovate per ricevere gli auguri di buon Natale dall’arcivescovo Sandro Salvucci, il quale ha voluto personalmente ringraziare tutte le persone che ogni giorno si spendono per donare ai chi ne ha più bisogno: "La nostra è una città che ha una vocazione alla solidarietà – dice l’arcivescovo –. Questa nasce da tanti punti di partenza, tra cui la cultura e la dedizione cristiana di tutti i presenti. Non possiamo non ricordare don Gaudiano, di cui quest’anno si è celebrato il trentennale dalla morte, che si è sempre speso per la solidarietà. Sono tante le persone impegnate in prima linea a dare sostegno a chi ha chiesto aiuto. Solo per questo voglio dirvi grazie, grazie di tutto cuore".
Caritas, Banco Alimentare, Azobè, Banco Farmaceutico, Città Ideale, Città della Gioia, Centro di Solidarietà, Caritativa Lavoro: sono solo alcune delle tante realtà che hanno riempito le panche della chiesa, ascoltando le parole del monsignor Salvucci: "Siamo veramente contenti di poterci scambiare gli auguri con tutti questi volontari – dice Emilio Pietrelli, presidente Caritas Pesaro –. Attraverso il Natale noi incontriamo le persone e facciamo in modo che anche l’umanità possa risorgere rispetto a tutte le fragilità che ha. Lo spirito del Natale è anche questo: riunirsi per poter condividere questo gioioso momento insieme".
Anche Silvana Della Fornace, presidente Banco Alimentare Marche, è rimasta contenta di questo incontro: "È sempre un piacere avere l’occasione di potersi ritrovare per scambiarsi gli auguri e la felicità – ha commentato Della Fornace –. Siamo tutte realtà impegnate sul sociale, di matrice cattolica, che fanno del dono e della gratuità il loro significato. Riunirsi è anche un modo per conoscersi più da vicino, per scoprire e mostrare il lavoro che ognuno di noi fa – ha concluso – per rendere migliore la vita di chi, purtroppo, non ha niente".