Il vivaio sott’acqua, come sempre "Scandalosa la gestione dei fossi"

La rabbia della famiglia Pantanelli: "Noi segnaliamo, nessuno fa nulla. Questo disastro si poteva evitare"

Il vivaio sott’acqua, come sempre  "Scandalosa la gestione dei fossi"

Il vivaio sott’acqua, come sempre "Scandalosa la gestione dei fossi"

Maltempo, ci risiamo. Per la seconda volta dall’inizio dell’anno, il vivaio Pantanelli di Laura Pantanelli e suo marito Luigino Coccia è stato sommerso da acqua e fango. L’alluvione da record ha messo in ginocchio mezza provincia, causando anche problemi consistenti come accaduto all’azienda di Strada della Fornace Vecchia. Le forti piogge hanno causato l’allagamento dei locali interni e dei vivai già a partire dalle 14 di martedì, masse consistenti d’acqua provenienti dal fosso di Case Bruciate hanno messo in ginocchio l’attività. "Non ho ancora calcolato i danni, non si riesce a entrare nel vivaio, ci sono 60 centrimetri di acqua lì e 35 nell’ufficio, dove si è sollevato tutto il parquet e è da buttare — ha raccontato Luigino Coccia —. In tutto saranno circa 50-60mila euro di danni. È tutta acqua che viene dai fossi, la loro gestione è ridicola, che ci dicano chi ha la responsabilità di pulire e metterli a norma perché non possiamo rimetterci sempre noi. Il danno si poteva evitare con i fossi puliti. L’acqua non era ancora arrivata al fiume che già iniziava a straripare nei campi". L’eccezionalità dell’evento non basta per spiegare quanto successo, visto che i titolari del vivaio hanno sollecitato più volte gli enti. "Abbiamo scritto alla Regione, alla Protezione Civile, al Comune, Provincia, Genio Civile e anche alla Società Autostrade. Siamo andati in Comune a parlare con l’assessore al Fare Riccardo Pozzi, ci dicono che controllano e poi non succede nulla. Stessa cosa al Genio Civile, abbiamo mostrato il nostro caso, ma niente. È difficile anche sapere con chi prendersela. Inoltre, questi disastri deprezzano il terreno, tutti sanno che qui si allaga subito e il valore è sceso di molto". L’area è stata colpita diverse volte nel giro di 10 anni, le alluvioni più grosse del 2013, 2015 e di fine gennaio del 2023 si uniscono a quest’ultima.

"Questa è un’area fragile, da tempo sotto pressione. Sono qui da 1980 ma questi eventi sono accaduti solo negli ultimi anni, sempre per colpa del malfunzionamento dei fossi che nessuno pulisce. Tutta l’acqua è defluita verso i nostri campi, nei fossi c’era ancora l’acqua dell’ultima pioggia. Dentro cascano rami e alberi, e davanti Case Bruciate è un disastro. È evidente che qualcosa non funziona, aspettiamo delle risposte".

Lucia Arduini