
Militari donna della Finanza. Nella foto piccola Domenico Londei, 75 anni (foto da Fb) socio di maggioranza della Pantarei srl di Petriano, è un imprenditore del settore legno
Pesaro, 17 aprile 2025 – Lui, da solo, ha 166milioni di debiti con il fisco. Una cifra record che, grazie alla norma “salva suicidi”, potrebbe scomparire nel giro di 3 anni pagando “briciole”.
È un crack di proporzioni enormi quello di cui è stato chiamato a rispondere in sede civile Domenico Londei, imprenditore urbinate di 75 anni, socio di maggioranza ed ex amministratore della Pantarei srl, azienda del Gallo che
si occupa di parti e accessori per mobili. Lo ha accumulato in 9 anni di attività quale socio occulto e amministratore di fatto di varie società, almeno una quindicina.Lo scorso 8 aprile 2025 Londei ha chiesto al tribunale di Urbino l’accesso alla liquidazione controllata del suo patrimonio prevista dalla cosiddetta “legge salva suicidi” del 2012, introdotta per dare una via d’uscita a chi non riesce a pagare i propri debiti. Se la procedura andrà a buon fine, liquidato il suo patrimonio di circa 8 milioni di euro dietro pagamento di una rata mensile di 633,62 euro, il debito verrà azzerato e non ne rimarrà traccia. E il giudice civile, venerdì scorso, gli ha concesso questa possibilità. Il suo debito tributario ammonta, per l’esattezza, a 165.916.817,50 euro. La propria attuale situazione economica, tutto sommato modesta, è stata delineata nel ricorso depositato da Londei la settimana scorsa dove ha indicato “di vivere da solo in Urbino – si legge nella sentenza -, di essere divorziato e di avere due figlie economicamente autonome, di percepire una pensione di 14.868,49 euro lordi annui, oltre ad un ulteriore compenso lordo di 1.500,00 euro mensili derivanti da un contratto di collaborazione in scadenza il 31 dicembre 2025”.
I debiti con il fisco sono il risultato di “una serie di accertamenti tributari preceduti da indagini penali – si legge nella sentenza -, tutte definite con sentenze di proscioglimento, a parte un unico procedimento ora pendente al tribunale di Roma. Il suo sovraindebitamento è causato solo dagli accertamenti fiscali, ancora in fase di contenzioso, non sussistendo altri debiti oltre a quelli nei confronti dell’amministrazione fiscale: in particolare, il sovraindebitamento è sorto da diversi processi verbali di contestazione per gli anni 2006-2015 a carico di diverse società, delle quali è stato riconosciuto quale socio occulto e/o amministratore di fatto”.
Le società destinatarie degli accertamenti fiscali sono state tutte cancellate dal registro delle imprese, ad eccezione della Pantarei srl, di cui a oggi è solo un collaboratore e socio di maggioranza essendosi dimesso alcuni mesi fa da amministratore. Domenico Londei è inoltre socio o amministratore di altre società ancora attive: Ice Immobiliare Costruzioni Edili srl, Ponte Armellina, Immobiliare srl, Margarit srl. Per curare la liquidazione del patrimonio e appianare, almeno in parte, il cratere finanziario, il tribunale ha nominato, in veste di liquidatore, l’avvocato Andrea Guidarelli che ha il compito di valutare il patrimonio del debitore che, tra l’immobile in usufrutto, le quote societarie, conti correnti, crediti e beni di cui la Corte d’Appello di Ancona ha revocato la confisca, ammontano a quasi 8 milioni. “La procedura di liquidazione – commenta l’avvocato Guidarelli – riguarda la persona fisica e non le società che sono pienamente operative”. Inoltre, tiene conto delle spese necessarie a sostenere il fabbisogno familiare che sono state stimate in 10.420,99 euro annui, a cui vanno aggiunti 8.400,00 euro annui per le spese di mantenimento per l’ex coniuge e 1.200,00 euro mensili per spese mediche. Alla luce del reddito netto annuo percepito da Londei, pari a 27.624,49 euro all’anno. La procedura chiede al debitore un versamento di 633,62 euro al mese.