"In autostrada con tanto stress ci manca solo quello che da dietro mi lampeggia con insistenza"

Correre per andare in ospedale e ritrovarsi assediati dai maleducati al volante

Cari lettori,

per lo studio e per la salute, vado spesso in Veneto.

Lo scorso lunedì avevo un biglietto del treno in prima classe, una bella freccia rossa che sarebbe partita alle 6:46 del mattino per Padova dove mi aspettava un ricovero di routine in ospedale. Il caso vuole che giugno sia un mese di fuoco per gli studenti universitari e che la mia testa, ultimamente, sembra essere attaccata al corpo solo anatomicamente.

Lunedì, mi sono svegliata alle 6:57 accorgendomi di aver perso il treno e di aver buttato nel cesso circa 90euro di biglietti, perché con l’andata avevo già acquistato anche il ritorno. Brava Asia. Dovevo essere in ospedale entro le 11, quindi l’unica soluzione era prendere la macchina. L’andata è andata abbastanza bene e ho trovato persone alla guida della loro auto abbastanza consapevoli dell’esistenza di un codice stradale che determina regole da rispettare, e a parte il sonno tremendo causato da una coda che andava da Imola a Bologna, il viaggio è andato bene. Il ritorno meno. Io vorrei, anzi pretendo di capire cosa passa nella testa di coloro che con molta disinvoltura e strafottenza iniziano ad avvicinarsi sempre di più alla tua macchina e iniziano a far lampeggiare gli abbaglianti intendendo: "Ti sposti che devo passare?!" mettendoti un’ansia addosso che la metà basterebbe.

La stessa cosa mi chiedo di quelli che hanno talmente fretta che sorpassano di foga da destra per poi dover frenare bruscamente ritrovandosi camion e macchine in fila che, a causa di un rallentamento, bloccano il passaggio.

I peggiori sono quelli che viaggiano ai 200kmh nella corsia d’emergenza! Ripetiamo insieme: quella è una corsia che serve solo per le urgenze e non perché sei in ritardo o perché il traffico ti annoia! È risaputo: chi va piano va sano e va lontano!

Asia D’Arcangelo