
Tanti giovani, alcuni provenienti da fuori, alla marcia sul lungomare "Ogni persona deve essere libera di amare chi vuole. Perché nascondersi?". Il sindaco Biancani: "La nostra è una città accogliente. Siete i benvenuti".
L’onda festante e "(R)esistente" del Marche Pride ha riempito e colorato ieri pomeriggio le strade del lungomare e della Baia pesarese. Una marea di persone che hanno voluto partecipare alla manifestazione organizzata nella nostra città per la tutela dei diritti Lgbtqia+. "Il nostro pride è rivolta" si legge nello striscione che ha aperto il corteo, a cui hanno partecipato circa 5mila persone.
Tantissimi i giovani presenti, non soltanto pesaresi ma provenienti anche dalle regioni limitrofe che non sono voluti mancare al Pride. Centinaia le magliette colorate, gli occhiali da sole e i ventagli multicolore, le maschere e i vestiti glitterati, le collane floreali e le bandiere con tutti i colori arcobaleno che hanno sfilato dietro il carro del Marche Pride, dove erano presenti anche delle festanti Drag Queen. Presenti anche tante bandiere palestinesi, perché "al centro della nostra manifestazione ci sono i diritti di tutti".
Partendo da piazzale della Libertà e attraversando viale Trieste, calata Cala Duilio e raggiungendo Campo di Marte, tanti pesaresi si sono aggregati al corteo colorato mentre altri hanno preferito fermarsi a guardare, esprimendo anche qualche dubbio. Tra i presenti l’entusiasmo era palpabile. "Sono qui perché credo che sia necessario affermarsi per essere accettati – dice Mattia Enna, 43 anni, originario di Sassari ma a Pesaro per lavoro, che per l’occasione si è colorato i capelli con foglie oro -. Ho partecipato anche a tanti altri Pride perché credo sia necessario essere presenti, far vedere chi siamo e che esistiamo".
Poco più in là ci sono Manuel Simeone, 19 anni, di Forlì e Massimiliano Nocchi, 21 anni, di Jesi. "Partecipo a questa iniziativa – dice Manuel - perché voglio far vedere alla gente che ci sono, ma anche per chi ha paura di fare coming out, perché magari non ha il coraggio di dirlo alla propria famiglia. Io ogni volta che sento qualcuno che vive questa situazione mi sento male. Io sono una persona molto fortunata perché i miei genitori hanno compreso da subito il mio essere e mi hanno supportato". Con lui Massimiliano: "Io sono anche il riferente diritti per i Giovani Democratici delle Marche – dice -. Credo sia determinante fare gruppo e rivendicare insieme i propri diritti. Non vogliamo essere censurati, noi ci faremo vedere da tutti, dalle famiglie, dai ragazzi, dai bambini. Credo sia necessario ribadire il concetto che ogni persona è libera di amare chi vuole, di appartenere al genere che si sente maggiormente e di avere una famiglia".
Edoardo Sasso, 34 anni, arriva da Ancona. Indossa fieramente un paio di ali colorate: "Io sono qui con i miei amici e con il mio ragazzo, che il prossimo anno diventerà mio marito. Credo sia giusto esserci, per dimostrare che esistiamo e per divertirci tutti insieme. Per questo non è la prima volta che partecipiamo insieme ai Pride". Ad accogliere i manifestanti anche il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, presente al corteo insieme alla Giunta al completo: "Pesaro è una città accogliente, dove si rispettano i diritti di tutti, quindi il Pride è assolutamente benvenuto". Tra i presenti anche i rappresentanti della Cgil Marche e il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci. "Ogni anno questa manifestazione ci ricorda che dobbiamo batterci per i diritti, per l’amore e contro le discriminazioni che, purtroppo, ci sono – ha detto l’europarlamentare dem –. Il Pride è un momento di festa e di libertà, è bellissimo che sia tornato a Pesaro, così come invece è incredibile che non ci sia il patrocinio della Regione Marche".