In classe al nostro fianco i ragazzi costretti a fuggire dalle bombe

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La Nuova Scuola è stata tra i primi istituti di Pesaro coinvolti nell’inserimento dei giovani ucraini. Dall’infanzia al liceo sono, per ora, diciassette i nuovi inserimenti e ne aspettiamo altri. Scrive Annalisa Brancati, studentessa della nostra scuola: "Chi si aspettava che durante la nostra vita ci sarebbe stata una guerra così vicina? Invece ecco, Putin invade l’Ucraina. Incredulità, paura, angoscia. Immagini di distruzione e morte ci riempiono gli occhi, ma non si tratta di un film. Famiglie che fuggono portando poche cose, abbandonando case che forse non troveranno più, lasciando tutto. Famiglie che si dividono, genitori che perdono figli, figli che restano orfani. Che fare di fronte a tanto dolore? Questa domanda mi si ripresentava continuamente, senza trovare risposta. Poi a scuola sono arrivati dei ragazzi della nostra età fuggiti dalla guerra. Finalmente una risposta: posso fare qualcosa anche io per togliere un po’ di dolore, posso accogliere con amicizia qualcuno a cui è improvvisamente cambiata la vita".

Maria Vittoria Marchetti aggiunge: "Io, essendo ortodossa come loro, mi sono subito resa disponibile e, conoscendo il russo, sto traducendo per loro". Anche noi stiamo conoscendo tradizioni, culture e persino parole ucraine.

Francesco isidori, classe III