
Via della Vetreria angolo via Castelfidardo. Lì il complesso delle Zoccolette, un orfanotrofio con tanto di chiesetta opera dell’architetto Giannandrea Lazzarini, da sempre di proprietà del Comune, è stato venduto un paio di anni fa per 700mila euro all’Erap, le case popolari. Per farci cosa? Mini abitazioni da 40 metri quadrati circa. Stando ai calcoli fatti dal comitato "Pesaro città d’arte e di cultura" ogni casettina, verrà a costare 300mila euro circa. Più di quello che si paga al bosco verticale di Milano. Questo è quello che afferma il Comitato che ha aperto una sottoscrizione per bloccare i lavori e soprattutto salvaguardare la chiesa "che la vogliono trasformare in un centro sociale", dice Pierpaolo Loffreda che fa parte del Comitato, assieme a Piero Roberto Renzi e Roberto Malini. Una raccolta di firme promossa da Giovanna Maria Giordano e che si è svolta all’hotel Elvezia, sul curvone della nazionale, albergo gestito da Andrea Verde che tende a sottolineare: "Qui, in questo hotel, non per caso perché è luogo di integrazione e di cultura. Non una polveriera come dice qualcuno".
Cosa chiede il Comitato? Nella petizione che ha visto diverse persone entrare per apporre la firma, chiede "che la chiesa del Lazzarini non venga umiliata e trasformata in un centro sociale. Il bellissimo tempio deve essere invece rispettato nei suoi valori storici e architettonici e adibito a funzioni esclusivamente culturali: sala da concerto e per esposizioni".
La versione che viene data dal comitato che vuol difendere questo edificio da una ‘selvaggia’ ristrutturazione viene parzialmente smentita dall’amministrazione comunale "perché il centro sociale non va ad intaccare la chiesa ma viene fatto in un’area al suo fianco".
Comunque l’attenzione è alta perché Pierpaolo Loffreda che è molto attivo su queste tematiche, non si fida molto "perché si rischia di fare la fine dell’ex casa Ciabotti in viale dei Partigiani: con la scusa che erano state fatte delle modifiche dal ’600 in poi è stata abbattuta con tanto di ok da parte della Soprintendenza. Non vorremmo che con le stesse scuse anche la chiesa del Lazzarini possa fare la stessa fine".
Il Comune in parte contesta la cifre spropositate tirate fuori per la realizzazioni dei 14 appartamenti, perché con i soldi che sono stati stanziati per la ristrutturazione dell’edificio, oltre 3 milioni di euro, sono compresi diversi interventi "come appunto la realizzazione di un centro sociale di 200 metri quadrati e tutte le aree di pertinenza".
m.g.
