In via San Francesco un locale anticipa i divieti e apre

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"Sogno una via del passeggio. Oggi via San Francesco, è ridotta al passaggio: è troppo trascurata e dimenticata. Non c’è un progetto che sia di valorizzazione". Insomma pur essendo centrale, non è attrattiva per il turista o il visitatore. E’ l’opinione Giacomo Casalboni (foto), titolare della Baghetta Quality Food in via San Francesco. Un paio di settimane fa, Casalboni è stato tentato di raccogliere le firme per sensibilizzare il Comune ad evitare l’apertura di un locale etnico, un altro in via San Francesco. "Sì è vero. Ma non è perché ho qualcosa contro il prodotto etnico, ma perché vorrei una caratterizzazione ispirata al prodotto medio alto o al servizio che possa attrarre con curiosità. in questa galleria abbiamo due banche, una gioielleria, una pizzeria biologica, la mia baghetta quality food, un kebab, una farmacia, una pasticceria, una tabaccheri. Io lavoro molto con professionisti, impiegati, chi apprezza il cibo italiano selezionato".

Casalboni punta ad una clientela ricercata, non interessata al primo prezzo. "In questa via, ci sono locali il cui affitto non è basso, anche 1.200 euro al mese. Quante chincaglierie bisogna vendere per starci dentro? La raccolta di firme non l’ho più fatta, non ho più raccolto le firme – conferma – perchè sarebbe stato inutile. Col regolamento vecchio ancora in vigore, non c’è nessun limite alle attività che possono aprire in via San Francesco. L’apertura del negozio etnico, il terzo ci sarebbe comunque stata, firme o non firme".

Di fatto il terzo negozio con prodotti etnici su 10 attività in via San Francesco, aprirà a giorni. Ieri dentro il locale, abbiamo trovato un commesso che stava pulendo gli scaffali: "Venderemo cibo ma non so precisamente se indiano o altro – ha detto in un italiano zoppicante –. Parlo meglio l’inglese", ha detto sorridente.

s.v.r.