
I residenti alla riunione di quartiere: "Così per noi è un incubo. Troppo buia la zona: accanto al Luna Park c’è spaccio di droga".
Da campetto di minibasket a terra di nessuno. Da opportunità, unica in città affinché i bambini sotto i 12 anni possano divertirsi con la pallacanestro a incubo per un centinaio di famiglie che sopra quel campetto abitano. "Dormire di notte e di giorno è impossibile – osserva Giada, infermiera abituata a fare i conti con i propri turni in ospedale –. Il problema non sono i bambini, ma il gruppo di adolescenti che usa il campetto per fare qualsiasi cosa fino a notte fonda". La testimonianza è emersa durante la riunione del Consiglio del quartiere Porto mare, 48 ore fa. Il nuovo presidente di quartiere, Ilario Crudellini, ha ascoltato con molta attenzione il disagio descritto dall’infermiera e da altri tre residenti delle palazzine che si affacciano su viale Trento 190. "Tre notti fa ero al telefono con i carabinieri – ha osservato Filippo – perché alle due di notte non si dormiva per gli schiamazzi. La scorsa estate, solo io ho allertato le forze dell’ordine, almeno, una ventina di volte. Se deve essere abusato in questo modo preferiamo che venga chiuso". Tra gli inquilini c’è esasperazione: "Bevono, fumano, si picchiano – dice il più anziano dei quattro, da 40 anni residente di via Trento –. Sono due anni che la questione è sfuggita di mano. La municipale anche è intervenuta, ma i ragazzi smettono due giorni e poi riprende". Il consigliere di centrodestra Alberto Macchini ha aggiunto un’altra questione, molto più delicata, collegata indirettamente al disagio lamentato dai residenti di viale Trento 190. "Questo è un punto diventato molto critico– racconta Macchini –: ci troviamo vicino al Luna Park di viale Trieste. Via Gorizia nel tratto che collega viale Trento e viale Trieste è molto buia. Quest’area è diventata un punto d’incontro per gli spacciatori, i quali non si fermano davanti al fatto che davanti hanno dei minorenni. Il Luna Park, in estate, posizionato dentro a Villa Marina, richiama talmente tanti adolescenti che passare sul marciapiede di via Gorizia è praticamente impossibile. Tra l’oscurità e l’assembramento dei ragazzi è chiaro che i malintenzionati hanno gioco facile: come deterrente andrebbero impiantati due fari ad illuminare questo tratto". Viene da sé che il gruppo di ragazzi, spesso diversi che poi bivaccano dentro al campetto di basket sono tra quelli che allungano la serata togliendo il sonno ai residenti. "In Comune il problema è noto. E’ complesso – testimonia la consigliera comunale Giulia Marchionni – tanto che si ipotizza di intervenire con gli educatori dell’unità di strada". L’assessore Mila Della Dora ha previsto degli interventi immediati: "Non possiamo chiudere l’unico campetto che dà l’opportunità ai bambini di avviarsi alla pallacanestro: il minibasket infatti prevede canestri più bassi. Si potrebbe pensare di darlo in gestione, ma non vorremmo togliere il gusto del gioco libero. Si potrebbe tornare ad un orario di apertura diurna, per evitare gli abusi notturni. Mi confronterò presto con il nuovo presidente di quartiere".
Solidea Vitali Rosati