
Sono bastate poco più di 24 ore alla polizia per identificare il 30enne originario del Trentino, ma residente a Pesaro, che alle 13.15 di domenica scorsa ha fatto irruzione nella farmacia Mari di via Rosselli, ripulendo una delle quattro casse del locale fuggendo via con oltre 700 euro (e non 500 come sembrava in un primo momento) .
Ora l’uomo, che ha confessato poco dopo la sua cattura, è stato denunciato a piede libero per rapina aggravata. La cosa certa è che al momento del fatto il rapinatore fosse solo, ma non si escludono possibili complici che lo hanno aiutato nei giorni precedenti ad individuare tutte le 15 telecamere interne ed esterne alla farmacia, davanti alle quali si copriva il volto già oscurato da un passamontagna.
"È entrato all’interno della farmacia quando di turno c’era una delle mie dipendenti più esperte, il mio braccio destro – spiega il titolare Samuele Paolini, mentre parla della farmacista presente durante la rapina che porta sulle spalle 6 esperienze passate di contatti diretti con dei rapinatori –. Lui ha aspettato che io me ne andassi, evidentemente mi conosceva, per poi agire nemmeno 15 minuti dopo. È uno a cui hanno dato delle informazioni, sapeva perfettamente dove si trovavano le telecamere di sorveglianza".
Il malvivente è entrato a volto coperto in farmacia dalla porta principale facendo finta di avere il mal di denti. La farmacista, ormai esperta, si è resa subito conto che c’era qualcosa di strano e ha fatto uscire dal locale l’ultima cliente che stava concludendo il pagamento di alcuni prodotti.
A quel punto sono iniziate le minacce del rapinatore: "Dammi tutti i soldi!" Ma la donna non ci sta: "Gli ha ripetuto per ben due volte – spiega Paolini – di prenderseli da solo quei soldi, e quindi si è avvicinato ad una delle quattro casse, dopo aver puntato un coltello lungo 21 centimetri nello stomaco della mia dipendente, e si è preso oltre 700 euro, per poi scappare in sella della sua bicicletta che aveva parcheggiato davanti alla chiesa del Cristo Re" a pochi metri dalla farmacia che, in 10 anni, ha subito quattro rapine, di cui una sventata
E pare che sia stata proprio la bicicletta, assieme ai jeans grigi e passamontagna che aveva indosso, ad aver indirizzato subito le indagini verso di lui; un disoccupato con problemi di tossicodipendenza e già noto per reati contro il patrimonio. In totale sono stati analizzati tre giorni di filmati (da venerdì scorso) ottenuti grazie alle telecamere che hanno portato, nel giro di poco, all’individuazione dell’uomo che continua a ripetere di non essere stato aiutato da nessuno.
"Devo ringraziare tutte le forze dell’ordine – aggiunge Paolini - che si sono occupate del caso e, in particolare, alla squadra mobile della Questura del dirigente Paolo Badioli. Un grazie particolare anche ai poliziotti Gianluca e Valentino che, per trovare subito il colpevole, non hanno chiuso occhio".
Ora, a Paolini, non rimane che tanta amarezza: "Dispiace vedere che, anche dopo tutto questo lavoro fatto, il colpevole potrebbe farla franca – conclude –, finendo per non pagare nemmeno con un giorno di galera la paura che ha creato all’interno della mia farmacia".