Incidente mortale motocross Mondavio, spunta un video

Ipotesi di omicidio colposo. Sequestrate moto di Mazzola e Dovizioso

Raffaele Mazzola

Raffaele Mazzola

Mondavio (Pesaro), 30 maggio 2019 - Il filmato dell’impianto di videosorveglianza del circuito di Cavallara che ha ripreso tutte le fasi dell’incidente costato la vita sabato al pilota veneto 59enne Raffaele Mazzola è stato acquisito dagli inquirenti e sono state poste sotto sequestro sia la moto della vittima che quella di Antonio Dovizioso (papà del campione di MotoGP Andrea), coinvolto nel drammatico episodio.

Nessuna misura restrittiva, invece, nei confronti della pista. Come già scritto su queste pagine, la tragedia si è consumata poco dopo le 19, durante l’ultima manche di giornata del campionato italiano di motocross over 56. Dopo un salto Mazzola ha perso il controllo della sua Kawasaki ed è caduto a terra finendo per essere involontariamente investito da un’altra moto: la numero 134 di Dovizioso.

L’autopsia, effettuata martedì, ha escluso che il motociclista sia rimasto vittima di un malore e avrebbe confermato la morte per schiacciamento degli organi interni. A ordinare l’esame autoptico è stato il pm della Procura di Pesaro Silvia Cecchi, che ha aperto un procedimento contro ignoti per il reato di omicidio colposo. 

Nella mattinata di ieri, intanto, è arrivato il nulla osta alla moglie Patrizia e alle tre figlie Elisa, Laura e Anna, che hanno fissato il funerale per domani alle 15,30 nella chiesa di Musile di Piave, dove Raffaele Mazzola, pilota con oltre 40 anni di esperienza, viveva con la sua famiglia.

La quale, attraverso lo Studio 3A-Valore spa (società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini), ha dichiarato: «Sappiamo bene che il motocross è uno sport che comporta pericoli per i piloti, ma proprio per questo ci sono anche una serie di regole e misure per tutelare la loro incolumità. Vogliamo capire se siano state tutte rispettate e se si sia trattato solo di una tragica fatalità. Ringraziamo la Procura per l’impegno con cui sta seguendo il caso». Fiorenzo Santori, presidente del Cross Club Cavallara, che gestisce l’impianto, afferma: «Dopo averlo fatto in privato rinnovo pubblicamente la nostra vicinanza alla famiglia Mazzola. Le indagini sono doverose e avranno la nostra massima collaborazione».