Incidente Pesaro Siligate. "Non è certo che Silvia guidasse l'auto"

Parla l'avvocato della famiglia della donna di 33 anni morta

Pesaro, l'incidente mortale di Colombarone (Fotoprint)

Pesaro, l'incidente mortale di Colombarone (Fotoprint)

Pesaro, 22 agosto 2019 - Non è vero che guidava Silvia. O meglio, non lo si può ancora affermare con certezza. Ne è convinto l’avvocato Paolo Masetti, legale dei famigliari di Silvia Lucarelli, la 33enne morta nell’incidente del 9 giugno scorso sulle Siligate, insieme ad altre due persone, i sessantenni Roberto Carosio e Oriella Bonerba. Masetti interviene per replicare all’esito del rapporto della Polizia locale dal quale emergerebbe che Silvia era alla guida e non Marco Orazietti, il 32enne pescatore, compagno della donna, unico sopravvissuto oltre che indagato.

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Ma il report dice anche che Orazietti potrebbe aver tirato il freno a mano mentre l’auto era lanciata a 120 km/h. L’azionamento della leva, risultata bloccata sulla seconda tacca, avrebbe fatto cambiare direzione alla Mazda su cui viaggiavano la Lucarelli e Orazietti, facendola finire contro la Fiat Seicento in cui si trovavano Carosio e la Bonerba, morti sul colpo.

«Per correttezza professionale rispettiamo il report della municipale pur non condividendone le conclusioni – spiega Masetti – Voglio sottolineare che l’indagine è tutt’altro che conclusa. Mancano la perizia medico legale della Buscemi con riferimento alle tracce ematiche sul montante dell’auto, che quella sulla cinedinamica dell’ingegnere Jerry Mancini di Forlì. Gli esiti di questi due elaborati potrebbero portare a conclusioni diverse su chi fosse alla guida al momento dello scontro e più in generale sulla dinamica del sinistro».

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Il legale replica anche all’avvocato di Orazietti, Andrea Giogiani, il quale ha detto che chiederanno i danni all’assicurazione. «In un contesto ancora da chiarire – commenta Masetti – appare fuori luogo parlare ora di aspetti risarcitori, vista soprattutto la tragica scomparsa di tre vite».

e.ros.