Incidente Pesaro, coppia investita a Soria. "Noi travolti dal pirata"

E' avvenuto alle 2.30 davanti alla chiesa. Il conducente di uno scooterone è ricercato mentre i fidanzati sono rimasti feriti

Gianluca Trojani con la mandibola fratturata, la fidanzata Beatriz ha varie ecchimosi

Gianluca Trojani con la mandibola fratturata, la fidanzata Beatriz ha varie ecchimosi

Pesaro, 24 dicembre 2019 - E’ in ospedale ad Ancona , con una frattura scomposta della mandibola. Ieri gli hanno applicato tre placche, una delle quali gli rimarrà tutta la vita. La sua ragazza invece ha avuto un’emorragia interna dovuta a trauma. Ha rischiato la vita ma in pronto intervento dei sanitari l’ha salvata. Adesso è fuori pericolo. Lui si chiama Gianluca Trojani, ha 26 anni, pesarese, dipendente trimestrale delle Poste. Tra venerdì e sabato mattina, intorno alle 2, mentre stava rincasando insieme alla fidanzata Beatriz dopo una cena in un circolo di Soria, sono stati investiti da un scooterone e gettati a terra. In sella alla moto c’era uno sconosciuto col casco che non ha aiutato i due fidanzati ma ha cercato anzi di buttarli sotto una seconda volta pur di guadagnare la fuga.  

Racconta Gianluca, dal letto d’ospedale del reparto maxilofacciale di Ancona: "In un attimo, per colpa di un pazzo delinquente, abbiamo rischiato di morire. Quando il motociclista ha perso il controllo dello scooter durante un’impennata rovinando su di noi, è stato a sua volta sbalzato e la moto è finita contro un’auto parcheggiata. Mentre la mia ragazza era quasi svenuta a terra, io mi stavo riprendendo ed ho fatto in tempo a vedere questo tizio che stava disincagliando lo scooter da sotto la macchina per salirci sopra e partire. Allora mi sono fatto forza aggrappandomi ai vestiti di questo sconosciuto che ha cominciato a fare i girotondi con la moto per scaraventarmi lontano grazie alla forza centrifuga. Sono finito con la faccia contro i gradini della chiesa di Soria. In quel momento mi sono fratturato la mandibola avvertendo un dolore immenso. Il motociclista intanto pur di fuggire è passato sopra la gamba della mia fidanzata che era a terra procurandole altre ecchimosi. L’ambulanza è arrivata in fretta – racconta Gianluca – ma la polizia stradale, come mi è stato riferito – è arrivata alle 5.30 perché doveva scendere da Urbino ed era impegnata in un altro intervento. Ma io da qui non so cosa abbiano appurato le indagini, se gli agenti siano riusciti a risalire al motociclista che ci ha investiti per due volte rischiando di ammazzarci. Io so solo che mi trovo in questo letto d’ospedale, con la mandibola fratturata, tre placche d’acciaio nella bocca, il rischio di perdere il lavoro perché è trimestrale, con la mia ragazza che ha ecchimosi in faccia e nel corpo. Ci sono anche dei miei amici, almeno sette persone, che hanno visto l’investimento ma poi nel buio non sono riusciti ad avvicinarsi per bloccare quel pazzo. La polizia ha sentito soltanto due amici. Poi so che alcune persone sconosciute hanno portato via dei pezzi della moto che ci ha investito. Spero che si trovi il responsabile di tutto questo, che non la passi liscia e ripaghi tutto il danno che ci ha fatto e che ci segnerà la vita per sempre".  

La polizia stradale di Urbino ha atteso di prendere a verbale i due ragazzi perché ricoverati e sotto choc dopo il drammatico investimento. A terra, davanti alla chiesa, oltre il sangue dei ragazzi fe riti, ci sono anche pezzi dello scooter che possono risultare utili agli agenti della polstrada per risalire al conducente che è poi fuggito senza prestare il minimo soccorso, cercando semmai di fare loro ancora più male passandoci di nuovo sopra durante la fuga.