Pesaro, insulta il medico del 118 perché è di colore

Arrivato per soccorrerla, è stato accolto con un’aggressione verbale. Il pm chiede un anno e mezzo per gli epiteti a sfondo razziale

Un medico del 118 (foto d’archivio)

Un medico del 118 (foto d’archivio)

Pesaro, 21 giugno 2022 - Insulti a sfondo razziale al medico nigeriano del 118, la procura ha chiesto la condanna per una coppia di coniugi 50enni, residenti nel fanese. Un anno e mezzo di reclusione per lei, una donna di origini rumene, e 7 mesi per lui, italiano. Oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio le accuse.

I fatti risalgono al 2018 e ci sarebbero stati più episodi in cui l’imputata, soprattutto, avrebbe offeso e tentato di aggredire il dottore del 118. "Ti prendo a schiaffi e ti faccio diventare bianco, fino a ieri portavi i cammelli e ora vieni a rubare il posto di lavoro agli italiani" le parole che lei avrebbe rivolto al nigeriano, 54enne, residente da anni nel fanese e in servizio a Marotta, nell’ultimo intervento.

La donna soffre di diversi disturbi psichici e in più occasioni è stato necessario chiamare l’ambulanza. Ma ogni volta che si è trovata di fronte al 54enne ha dato in escandescenze. Come nel 2021 quando, dopo aver tentato il suicidio, secondo la ricostruzione della procura, dei ragazzi l’avevano trovata riversa su una panchina e avevano subito chiamato il 118.

Il medico, che ha sporto querela ma non si è costituito parte civile, ha riferito che le offese gli sono state rivolte sia dalla donna che dal marito. Quest’ultimo ha negato. La moglie, invece, avrebbe detto di essersi arrabbiata perché lui le avrebbe fatto una visita medica poco opportuna. Accusa che il dottore respinge al mittente, riferendo invece quelle parole pesanti legate anche al colore della sua pelle.

L’imputata, assistita dall’avvocato Mara Roccisano, ha ammesso i fatti, ma nega il movente razziale. In quell’ultimo intervento, nel pieno del suo delirio, si è anche scagliata contro il medico. C’era voluto l’intervento dell’autista per impedirle l’aggressione e permettere al dottore di risalire a bordo del mezzo. L’imputata si sarebbe poi sfogata sull’ambulanza con calci e sputi. Ieri il pm ha chiesto per lei la condanna a un anno e mezzo mettendo in evidenza la capacità scemata di intendere e di volere della donna. Udienza aggiornata per la sentenza.