Insulti alla calciatrice, il sindaco di Mombaroccio in campo. "Un’amichevole per dire no al razzismo"

Petrucci va a Vicenza e incontra la ragazza presa di mira durante una partita da lla mamma di un’avversaria, dipendente comunale di Mombaroccio

Mombaroccio (Pesaro Urbino), 26 gennaio 2023 –  Il sindaco di Mombaroccio ha voluto portare un bel messaggio fino a Vicenza. La storia della calciatrice nigeriana del Vicenza Femminile, Rafiat Folakemi Sule, bersagliata da commenti presumibilmente razzisti ha riempito, una settimana fa, le pagine di cronaca sportiva e non. A pronunciare epiteti che la ragazza e la stessa società hanno fortemente condannato sarebbero stati i genitori di una sua avversaria, tesserata alla Jesina Femminile ma originaria di Mombaroccio. Il sindaco Emanuele Petrucci ha quindi deciso di partire alla volta di Vicenza per incontrare la ragazza e la dirigenza della società. Oltre a portare un messaggio di pace, il primo cittadino ha pensato di invitare la squadra a giocare un’amichevole con la Jesina proprio a Mombaroccio, una volta che sarà ultimato il nuovo campo sportivo.

Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio, mentre dona a Rafiat Folakemi Sule una maglia con scritto ‘Siamo tutti mombaroccesi’ ideata per un altro caso di razzismo
Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio, mentre dona a Rafiat Folakemi Sule una maglia con scritto ‘Siamo tutti mombaroccesi’ ideata per un altro caso di razzismo

Tutto ha avuto inizio dal match di Serie C tra Vicenza e Jesina Femminile di domenica 15 gennaio. La partita ha cambiato decisamente volto a fine primo tempo, quando il parapiglia tra Sule e Francesca Generali della Jesina ha agitato gli animi. Il fallo di reazione è costato un cartellino rosso alla vicentina, e dagli spalti è iniziata a volare qualche parola di troppo tra cui "bestia!". Nel post partita la presidentessa del Vicenza, Erika Maran, ha condannato con un video gli epiteti rivolti a Sule, dichiarandoli di sfondo razzista. I responsabili, genitori di Francesca Generali e dipendenti comunali di Mombaroccio, hanno gridato al malinteso raccogliendo il supporto del loro sindaco Emanuele Petrucci. "Appena letta la notizia ho subito approfondito e ho chiamato il sindaco di Vicenza per conferire con lui sull’accaduto. Sentendo anche la presidentessa del Vicenzam le ho chiesto di renderci partecipi agli sviluppi del caso. Il nostro comune non è coinvolto, ma le due persone chiamate in causa sono miei cittadini, nonché dipendenti comunali. Conoscendoli da una vita, posso dire che mai hanno manifestato atteggiamenti o detto frasi razziste".

In particolar modo Petrucci racconta di aver parlato con il papà di Francesca, l’ispettore della Polizia locale Pierfranco Generali. "Mi ha detto che è stato un episodio interpretato male. Io mi sento di dargli il mio supporto e la mia fiducia, fintanto che non sarò smentito. Ci sono delle indagini in corso e saranno le figure preposte a occuparsene, ma ci tenevo a far visita alla calciatrice per farle capire che Mombaroccio è ben diversa". E’ così che martedì il sindaco Petrucci ha deciso di partire per Vicenza per incontrarla. "E’ stato molto emozionante. Le ragazze non sapevano nulla, mi sono presentato lì e ci siamo confrontati. La presidentessa Maran vuole andare fino in fondo per capire le responsabilità al fine di tutelare la squadra e soprattutto Sule. Abbiamo portato due doni: il primo è la maglia del Mombaroccio Calcio, un pensiero condiviso con la società e il presidente Marzio Marcolini; il secondo è una maglietta con scritto ‘siamo tutti mombaroccesi’, fatta fare in passato in riferimento a un episodio di razzismo, a riprova del fatto che la mia comunità è totalmente inclusiva".

Da qui nasce l’idea proposta dal Petrucci alle due società: "Siccome a Mombaroccio dobbiamo fare il campo nuovo, con l’impianto sportivo che diventerà ospedale di comunità, mi piacerebbe che questo fosse inaugurato da un’amichevole tra le due squadre. Speriamo di portare a termine i lavori entro il 2024". Nel frattempo, si spera che i valori del calcio, libero dal razzismo, possano essere esaltati. "Il calcio va respirato e vissuto ma non va offeso. Ho un bel ricordo del mio allenatore da bambino, Walter Tamboli. Se i genitori urlavano dagli spalti faceva uscire il bambino e diceva loro di portarli in un’altra società". Intanto il sindaco è tornato da Vicenza con una promessa strappata a "Raffy" Sule: "Ci ha detto che il prossimo gol che farà lo dedicherà al comune di Mombaroccio".