Intensive sotto stress: peggio solo in Lombardia

Le Marche hanno raggiunto il 60% dell’occupazione, il doppio della soglia d’allarme. Ieri picco di decessi: 19, di cui tre della provincia

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Non sono solo gli 807 contagi (di cui 125 in provincia di Pesaro Urbino) registrati nelle ultime 24 ore a preoccupare gli epidemiologi, ma anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, di cui rappresentano il riflesso ritardato. L’allarme arriva dalla Fondazione Gimbe, che parla di una soglia d’allarme del 30% di occupazione ampiamente superata in mezza Italia (la media nazionale è del 41%) con picchi del 60% in due regioni. E tra queste ci siamo anche noi, dietro la sola Lombardia, che arriva al 61% mentre noi ci fermiamo al 60%. In pratica sotto il 30 ci sono solo Veneto, Valle D’Aosta, Campania, Calabria, Provincia di Bolzano, Sicilia e Sardegna e Basilicata con il 15%.

Per quanto riguarda l’analisi dei ricoveri nel dettaglio, si assiste ad un lieve calo, ma con numeri ancora troppo risicati. Di sicuro hanno inciso anche i 50 dimessi dell’ultima giornata. In generale, comunque, ci sono ancora nelle Marche 146 ricoverati, di cui 37 a Marche Nord; i pazienti in semi intensiva scendono da 220 a 214 (di cui 90 a Marche Nord, dato stabile), mentre quelli in reparti non intensivi passano da 587 a 589 (43 a Marche Nord, 7 a Pesaro in Psichiatria). Resta forte la pressione sui Pronto soccorso: ieri però, nel presidio di Pesaro, c’erano 9 persone in attesa di ricovero. Un numero alto ma distante dai picchi di 20 e più delle scorse settimane. Tra l’altro il Pronto soccorso del San Salvatore ha mantenuto gli accessi per i pazienti positivi ma anche per i negativi, che vanno a incidere sulla capacità dell’ospedale di reggere l’onda d’urto. Gli ospiti in strutture territoriali sono invece 129: 72 a Galantara, 28 a Macerata Feltria e 29 a Fossombrone.

Alto il numero dei decessi: nelle ultime 24 ore sono stati ufficializzati 19 morti, con un’età dai 59 anni ai 98, 10 uomini e 9 donne, tutti con patologie pregresse. Un numero considerevole, una vera e propria impennata rispetto alle medie degli ultimi giorni. Per quanto riguarda la provenienza delle vittime, risiedevano in provincia di Pesaro e Urbino una 87enne di Pesaro, deceduta a Galantara; un 94enne di Vallefoglia e un 76enne di Pesaro, entrambi deceduti a Marche Nord. Complessivamente, dall’inizio della pandemia, ci sono stati 898 morti per Covid.

Infine, per il terzo giorno consecutivo, è in calo il numero di coloro che sono in isolamento volontario nella propria abitazione, ora 17.429 (-967); tra questi, i soggetti sintomatici sono 7.892 (-409), con 318 (-26) operatori sanitari in quarantena. Dall’inizio dell’epidemia i marchigiani che hanno trascorso volontariamente in casa il periodo di isolamento sono diventati 259.803, i casi diagnosticati 610.043 e i tamponi processati 1.005.671, numero che comprende anche i test sulla stessa persona e il percorso guariti.