Intossicazione tonno a Pesaro, altri 20 si sentono male

La carne conteneva istamina. È successo in un locale della zona mare, nessuno in ospedale. Lettera di scuse del fornitore

Una tartare di tonno

Una tartare di tonno

Pesaro, 6 settembre 2022 - Spuntano un’altra ventina di persone, clienti di un ristorante della zona mare, che sono state male anche con sintomi lì per lì preoccupanti, dopo aver mangiato una tagliata di tonno. La vicenda risale ad una decina di giorni fa. I medici dell’Asur parlano di presenza di istamina e quindi "si è davanti ad uno choc anafilattico e le reazioni dipendono dalla sensibilità e dalla reazione che ha il corpo umano e che varia da persona a persona. Come la puntura di una vespa e nel pesce i problemi ci sono anche con il pesce azzurro".

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L’istamina è una molecola organica che può trovarsi anche negli alimenti e scatenare reazioni allergiche. Come sarbbe avvenuto sia nel caso delle tre ragazze di Fano, così come quella di Gabicce, e soprattutto per i venti clienti del ristorante della zona mare di Pesaro che sono rimasti vittime di una partita di tonno che non aveva superato i controlli di qualità. In quest’ultimo caso, fortunatamente, nessuno è finito all’ospedale.

Ma la ditta importatrice che fra l’altro gode anche di ottima reputazione tra i ristoratori della zona, dopo i controlli che sono scattati da parte dell’Asur ha inviato al titolare una lettera di scuse. La partita terminata sotto i riflettori degli esperti arrivava dal Giappone e veniva poi rimessa in commercio da una società del centro Italia.

L’aria all’interno del ristorante della zona mare della città dove venti persone hanno avuto problemi con una partita di tonno, è tranquilla. "Perchè è ormai tutto passato – dice il titolare – e con una parte dei clienti che sono stati male mi sono non solo scusato, mostrando la lettera di inviata dalla ditta importatrice, ma gli ho anche invitati a cena".

Il tutto è accaduto?

"Il sabato e la domenica dopo Ferragosto. Una parte è stata male il sabato sera ma la maggior parte invece la domenica. In totale una ventina di persone e devo dire che la preoccupazione era tanta".

Perché, qualche caso particolare?

"Un cliente soprattutto perché come ha messo in bocca la tagliata di tonno, ha iniziato ad arrossire è diventato paonazzo ed ha rigettato tutto sul piatto. Qualcuno ci ha anche guardato storto ma per fortuna erano tutti nostri clienti per cui nessuno ha presentato denuncia ed è finito all’ospedale".

La fortuna che avete avuto qual è stata?

"Il semplice fatto che nessuno aveva ordinato le tartare e quindi pesce crudo. La tagliata, per fortunata, va scottata sui fornelli è questo ha abbattere le carica batterica. Altrimenti sarebbe stato un problema grosso".

E quando avete scoperto la verità?

"Un paio di settimane dopo e quindi solo qualche giorno fa, quando dopo i controlli fatti dall’Asur s’è venuto a sapere qual’era la causa. E cioè che questa partita – sono scatoloni da 4 chili – non aveva superato i controlli di qualità per cui si è venuta a formare questa istamina che ha dato questa forte reazione allergica".

Ma questo tonno da dove arrivava?

"E questo è il lato comico della vicenda perché nella maggior parte dei casi è tonno pescato anche da noi in Adriatico che viene poi comprato dai giapponesi che lo lavorano per poi rimetterlo sul nostro mercato. Questa la trafila, anche se in questo caso si trattava di tonni pescati nell’Atlantico".

Come hanno reagito i clienti?

"Lì per lì, preoccupazione, ma per fortuna nessuno è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per cui ci sono stati solamente dei grandi problemi intestinali. Una cosa che è poi sparita nel giro di un paio di giorni".

Altre preoccupazioni?

"Sincertamente no anche perché io uso gli abbattitori per cui soprattutto il pesce viene tenuto a meno 60 gradi e questa condizioni fa sparire tutti i batteri".

Un problema per chi non ha attrezzature adeguate...

"Certamente anche perché poi da ormai un paio di anni molti clienti ordinano il crudo e con il pesce crudo bisogna stare sempre molto attenti".

Sa di altri casi di questa partita di tonno che non aveva superato i controlli di qualità?

"Onestamente no. Almeno a me non è giunto in questi giorni nulla all’orecchio. Io comunque mi sono premunito".

In che senso?

"Perché oltre agli abbattitori mi sono anche fatto una assicurazione perchè ho sentito di casi che fanno preoccupare".

E sarebbe?

"Con il crudo un altro ristoratore della città ha avuto grossi problemi con due clienti che sono finiti all’ospedale. Uno di questi è rimasto fermo per una trentina di giorni ed ha chiesto una risarcimento di 20mila euro. Che non sono pochi. Quindi per evitare problemi mi sono assicurato anche se nel caso mio avrei fatto rivalsa sull’importatore".

m.g.