ALICE MURI
Cronaca

"Io di Forza Italia al Marche Pride". Bartolomei resiste alla bufera social: "Leggete cosa scriveva Berlusconi"

Il segretario comunale degli azzurri contestato per aver partecipato al corteo sabato scorso "Ero lì con il mio compagno. Anche il nostro leader aveva aperto il partito a queste tematiche" .

Il segretario comunale degli azzurri contestato per aver partecipato al corteo sabato scorso "Ero lì con il mio compagno. Anche il nostro leader aveva aperto il partito a queste tematiche" .

Il segretario comunale degli azzurri contestato per aver partecipato al corteo sabato scorso "Ero lì con il mio compagno. Anche il nostro leader aveva aperto il partito a queste tematiche" .

di Alice Muri

"La mia non è stata un’alzata di testa. Uno dei principi del mio partito, Forza Italia, è sicuramente quello della libertà. Per questo quando ho ricevuto critiche per la mia partecipazione al Marche Pride, tanti esponenti del mio partito, anche a livello nazionale, mi hanno inviato messaggi di solidarietà e sostegno". A dirlo è Antonio Bartolomei, che sabato ha deciso di essere presente alla manifestazione in nome della tutela dei diritti Lgbtqia+.

Bartolomei, che cosa si sente di dire a chi l’ha criticata?

"Per prima cosa vorrei ringraziare le persone che mi hanno sostenuto, che sono state molte di più dei detrattori. Ho ricevuto messaggio da esponenti nazionali di FI ed anche il sostegno del movimento giovanile del mio partito. Ricordo che non sono il primo rappresentante di Forza Italia a partecipare ad un Pride. La mia partecipazione quindi non è contro i principi espressi dal mio partito".

C’è chi l’ha accusata anche di ricerca di visibilità.

"Forse è il contrario. Sapevo che partecipando al Pride mi sarei esposto ad un maggior rischio di attacchi ma sono sempre stato coerente con le mie idee. Io ho partecipato al Pride insieme al mio compagno. Se parliamo di diritti, per esempio, io e il mio compagno non abbiamo diritto ad un matrimonio egualitario, ma solo ad un’unione civile, che sappiamo essere più limitata".

Ha più volte ribadito che i diritti non hanno colore politico.

"Credo che queste tematiche non debbano essere affrontate da una sola parte politica. I diritti sono di tutti, indipendentemente dalle scelte personali. Il mio è un partito liberale e tale rimane".

Ieri ha pubblicato un post dove ha richiamato anche una frase del padre politico di FI, Silvio Berlusconi, che si era speso per i diritti Lgbtqia+.

"L’ho fatto per dimostrare che il mio partito è sempre stato aperto a queste tematiche. Questo non vuol dire non riconoscersi in una coalizione di centrodestra. Per esempio, quando l’assessore regionale Stefano Aguzzi è stato accusato per una frase definita omofoba, io avevo fatto un intervento a sua difesa, perché penso che le sue parole siano state strumentalizzate".

A proposito di Stefano Aguzzi, tra gli esponenti locali di centrodestra, lui è stato tra i pochi ad esprimere solidarietà pubblicamente contro gli attacchi che ha ricevuto per la sua partecipazione al Pride.

"Mi ha fatto molto piacere, altri mi hanno mandato messaggi sia a livello locale che nazionale".

Ha incassato anche la solidarietà dell’amministrazione comunale di Pesaro e dell’attuale maggioranza di centrosinistra.

"Questo dimostra che i diritti non sono di destra o di sinistra. E’ chiaro che alcuni messaggi che sono stati lanciati durante il Pride non mi hanno trovato d’accordo, ma io ero lì per la finalità dell’iniziativa. C’è chi mi ha contestato anche per la foto scattata al Pride insieme ad alcuni esponenti della maggioranza: io ho voluto rappresentare la mia parte politica e il mio ruolo di consigliere".