"Ippocastani abbattuti: diteci dov’è la legna"

Renzo Savelli: "Considerato il costo dell’energia è opportuno saperne di più"

"Ma che fine fa la legna degli ippocastani abbattuti in viale Martiri della Resistenza?".

Questa è una delle domande che si pone Renzo Savelli sulla questione dell’abbattimento delle piante dalla parte della caserma dei carabinieri nel tratto di Flaminia che sta immediatamente prima di Largo Caio Gracco (ovvero Porta Fano). L’abbattimento (per ora su un lato) è avvenuto nell’ambito di un progetto di riqualificazione del viale e non ha mancato di suscitare reazioni. In particolare ci si chiesti se le piante non potessero essere salvate, almeno quelle non giudicate irrecuperabili. L’agronomo incaricato dal dirigente dei Lavori Pubblici di eseguire una "verifica dello stato di conservazione e di sicurezza vegetazionale" delle 47 piante oggetto del taglio aveva concluso che dei 47 ippocastani 8 erano in "codice rosso", ovvero abbattimento immediato, 11 in codice arancio (da valutare), 17 in codice giallo ("difetti macroscopici importanti") e solo 11 in codice verde (6) e blu (5).

Ma torniamo a Renzo Savelli: "Non è la prima volta che sia io che Rifondazione ci esprimiamo sulla questione, ma dalla giunta Berloni non è arrivata alcuna riposta. In particolare non è arrivata risposta sulla nostra proposta di sospensione del taglio degli ippocastani nella seconda parte del viale, salvo quelli irrecuperabili, e piantumazione nella prima parte con nuovi ippocastani e non con i lecci, così da risparmiare soldi e non essere costretti a sostituire gli ippocastani con i lecci anche nell’altra parte del viale. Dalla giunta non è venuta alcuna risposta neppure sulla fine che fanno gli ippocastani abbattuti, considerato che tutte le varie forme del legname da ardere sono aumentate di prezzo".

La replica di Michele Chiarabilli: "Savelli è proprio a corto di argomenti, visto che la ditta ha vinto un appalto ben specifico in cui vi erano determinate condizioni e previste prestazioni. Un progetto e un capitolato approvati con delibera di giunta 186 del 30 novembre 2021 e in un periodo in cui non vi era un’evidente crisi energetica. Comprendiamo che Savelli sia candidato alle elezioni politiche e che ha necessità di farsi notare, ma tutto ha un limite e la nuova giunta non ha tempo per dedicarsi a queste schermaglie, ma sta pensando a dare delle risposte che i cittadini aspettavano da ben 5 anni".

a. bia.