Jordan Valdinocci nel tempio della kickboxing a Tokyo

Pesarese, 27 anni, pronto al debutto al Ki Gp Japan contro il numero due al mondo. "Mi aspetto di vincere ed entrare nella cerchia dei grandi"

La locandina dell’incontro: a destra Jordan Valdinocci

La locandina dell’incontro: a destra Jordan Valdinocci

Pesaro, 13 novembre 2019 - Il tempio della kick boxing, l’arena in cui è nata questa disciplina, il Ki Gp Japan di Tokyo vedrà sul ring un giovane italiano, davanti a un pubblico di quasi 20mila persone, sfidare l’idolo di casa. Il pesarese Jordan Valdinocci, 27enne, è pronto per il suo debutto mondiale il 24 novembre, in partenza con una valigia carica di sogni e coraggio. Ne servirà tanto per affrontare il numero due al mondo Philip Kimura, ma anche per mantenere il sangue freddo di fronte a tv e giornali asiatici, che seguono questa disciplina come il calcio in Italia, oltre a migliaia di persone che già scommettono sull’incontro. Jordan sarà il secondo italiano della storia, dopo Giorgio Pietrosyan, a varcare le porte dell’Olimpo delle arti marziali.

A cosa è dovuta questa convocazione? «Sono stato scelto – spiega – dopo diversi incontri in tutta Europa e in particolare in Germania. Finalmente questo è il salto di qualità che aspettavo da tempo».

Che aspettative ha? «Mi aspetto di vincere – dice sorridendo – ma soprattutto di entrare nella cerchia dei grandi a livello mondiale. Purtroppo nonostante la kick boxing sia il terzo sport più visto al mondo, comprese le arti marziali, in Europa non c’è l’interesse che c’è invece in Asia e Stati Uniti».

E l’avversario? «E’ un brasiliano naturalizzato giapponese, numero due al mondo in questa categoria dei 67,5 chili, in cui io combatto per la prima volta».

E per questo lei è dovuto dimagrire diversi chili. Come sti sta preparando? «Seguo una dieta molto rigida e la preparazione è divisa in diversi livelli con un un team di professionisti: per la parte tecnica Cristian Valli di Rimini e Valerio Cecchetti di San Marino, che mi accompagnerà a Tokyo. Inoltre mi affiancano per la pugilistica Giorgio Cercolani e per quella atletica Antonio Pannella, entrambi pesaresi».

Dovrà arrivare a Tokyo diversi giorni prima dell’incontro, perché? «Là c’è molto interesse anche sull’immagine dei protagonisti dell’incontro. Il pubblico è appassionato di arti marziali e di tutto ciò ci gira attorno. Ho visto che scrivendo il mio nome in giapponese su Google ci sono già tanti pronostici. Mi hanno già fissato numerose interviste, quindi sarà un bell’impegno anche dal punto di vista mediatico».

Potresti diventare il secondo pesarese famoso in Giappone, un po’ come il Valentino Rossi della boxe? «E’ un grande onore essere paragonato a lui e riuscire a ottenere anche solo un decimo del suo successo sarebbe già fantastico. In ogni caso spero di contribuire a fare conoscere il nome di Pesaro».

Proprio nella tua città da poco hai aperto una palestra, che parallelamente alla carriera da professionista, può diventare un punto di riferimento per le arti marziali… «Si, è una nuova realtà in via Toscana 105. Si chiama chiama Fight House, perché nasce dall’idea di creare una casa per gli sport da combattimento. Ci sono già diverse discipline con staff adeguato anche per i professionisti. Al tempo stesso c’è anche la parte amatoriale con corsi per principianti, sia maschili che femminili».

Chi è

Jordan Valdinocci nasce a Pesaro il 10 agosto 1992, frequenta l’elementare Mascarucci, poi le medie Dante Alighieri e il liceo scientifico Marconi. Dopo una prima laurea all’Università di Urbino in Consulenza del lavoro, sta per ottenere la seconda in Scienze della nutrizione. Ha iniziato a praticare kick boxing a 20 anni, dopo l’esperienza maturata fin da piccolo nel kung fu. Il primo incontro è stato sette anni fa a Rimini al Pala Flaminio, perso. Jordan però non ha mollato e la sua carriera sportiva è stata in continua ascesa, costellata di successi come l’ultimo incontro in Germania.

A Monaco di Baviera il 5 maggio ha vinto mandando a ko il campione Gashi. Il nome Valdinocci è ormai noto tra i tifosi tedeschi e qui l’atleta pesarese ha un contratto con la società AK Promotion, agente internazionale del settore. A Pesaro ha da poco aperto la palestra Fight House, in via Toscana, specializzata in tutte le arti marziali a tutti i livelli. Tra le sue passioni anche una vena più romantica. Sa infatti suonare la chitarra e scrive canzoni. Tornato single da poco, ha fatto parlare di sé tra gli appassionati di arti marziali anche per il fidanzamento con un’altra star del settore: Leandra Lara, molto famosa tra il pubblico di Mma negli Stati Uniti.