L’isola pedonale fa fuori anche i taxi

Il Comune dimentica di consentirne l’ingresso nelle aree chiuse al traffico. "Assurdo, succede solo qui".

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"Noi, dimenticati dal Comune". A preoccupare i tassisti di Radio Taxi Fano (0721.834016) è la chiusura al traffico di piazza Andrea Costa e la pedonalizzazione dalle 19 alle 24 di corso Matteotti, via Bovio, via Arco d’Augusto, piazza XX Settembre, via Ugolino de Pili e via San Francesco. Nei cartelli stradali, come nel comunicato del Comune, si specifica che "nessun veicolo potrà attraversare l’area pedonale ad eccezione di disabili, mezzi di soccorso e forze dell’ordine". "E noi tassisti? In quale città – si chiedono i diretti interessati – non è previsto il transito dei taxi nelle aree pedonali?".

Aggiunge Marco Mencarelli: "E se un turista ci chiede di arrivare in piazza XX Settembre, noi cosa dovremmo fare?" "Ho cercato di portare la questione – fa sapere Valeria Superti – all’attenzione dell’assessore Fabiola Tonelli scrivendogli diverse volte, ma non ho mai ricevuto risposta". "Siamo stati completamente dimenticati - insiste Mencarelli – eppure la crisi la sentiamo anche noi, un taxi costa circa 8-9 mila euro all’anno e attualmente stiamo lavorando al 25 % rispetto allo standard degli anni scorsi. Se si ferma l’economia (alberghi, aziende, campeggi) ci fermiamo anche noi. E dopo il lockdown, per ripartire ci siano arrangiati da soli: divisorio tra conducente e passeggero, mascherine da offrire ai clienti che ne siamo sprovvisti e disinfettanti".

"Agli ultimi incontri dell’amministrazione comunale con le attività produttive – sottolinea Superti – non siamo mai stati convocati. Per noi potrebbe essere utile avere le cartine della città o il calendario degli eventi da offrire ai turisti che salgono in taxi, ma nessuno ci ha mai fornito il materiale promozionale". Aver omesso i taxi dai mezzi autorizzati ad entrare nell’area pedonale è solo l’ultima delle dimenticanze lamentate dai tassisti: "Pensi che secondo la cartellonistica non dovremmo percorrere neppure la corsia preferenziale di via Fanella o girare a sinistra su via Giordano Bruno". E ancora: "Guardi lo stato di degrado dell’area taxi alla stazione ferroviaria. A terra – fa notare Giulio Pinto, fresco di licenza – non si legge più neppure la scritta taxi".

Stesso problema al Pincio, mentre al Santa Croce non è neanche prevista un’area riservata ai taxi. E ancora: "Qui all’ingresso della stazione ci sono perfino le buche a terra, con il rischio di far cadere qualcuno". "Non parliamo – fanno notare i tassisti – lo stato di degrado in cui si trovano i bagni della stazione, puliti una volta al giorno. Non sappiamo di chi sia la responsabilità, ma la stazione ferroviaria è la prima immagine che il turista ha della città". "Una stazione che non è neppure abilitata per il trasporto dei disabili (per chi ha una disabilità la stazione di riferimento è quella di Pesaro) – insiste Nicola Gaeta – e dove non si ferma nemmeno una Freccia, al massimo qualche Intercity". "Avevano iniziato a costruire l’ascensore per i disabili – aggiunge Mencarelli – ma non è stato terminato ed ora non funziona".

I tassisti di Radio Taxi Fano lamentano l’assenza di una pensilina, sia alla stazione sia all’area taxi del Pincio, utile per i turisti in caso di pioggia, ma anche per gli stessi tassisti, soprattutto nei mesi invernali. "Pensi che il Comune – commentano Mencarelli e Pinto – diversi anni fa ci diede una stanza in dotazione, ma priva di bagno. A questo si aggiunga che i telefoni fissi è come se non funzionassero perché la suoneria è così bassa che è impossibile da sentire".

Anna Marchetti