L’ultimo saluto all’imprenditore Giombini

Anche lui ucciso dal Covid, aveva 79 anni. Niente funerale per le restrizioni, domani la tumulazione

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Marcello Giombini è un’altra vittima del Covid 19. Nato a Pesaro 79 anni fa, Giombini è stato un valido e appassionato imprenditore, autentico uomo di sport e di una generosità straordinaria. In oltre 40 anni di attività imprenditoriale, aveva conosciuto moltissime persone, portando avanti la sua impresa altamente specializzata nell’impermeabilizzazione di tetti, la Giombini srl, che negli anni ha lavorato con tutte le imprese edilizie più importanti della città, stabilendo rapporti onesti e duraturi, sul solco dei quali oggi si muove il figlio Giovanni, che ne segue le orme. Vedovo dal 2007 di Marta Mascioni, sorella del senatore Giuseppe Mascioni che dice: "Sono molto dispiaciuto, posso senz’altro dire che era un galantuomo e soprattutto una persona molto generosa". Giombini viveva all’ultimo piano di uno dei palazzi di Baia Flamina, vicino a quel mare che amava tanto e ci si rifugiava spesso per andare a pesca, con la sua barchetta. Portolotto verace, Giombini ha investito tutto il possibile nello sviluppo delle società sportive e ricreative, cercando sempre di accendere la scintilla della sana competizione tra i giovani. Fondatore della prima squadra di baseball con Gastone Mazzanti che dice: "Gran brava persona Marcello, era molto spesso al campo di via Marsiglia ai tempi d’oro della Scavolini e ci ha aiutato tantissimo sotto ogni aspetto. Era burbero ma molto buono e generoso". Marcello è stato anche tra i fondatori della Delfino Basket e dell’Adriatico Calcio, nella sua carriera imprenditoriale è stato anche un produttore di mobili (con il marchio Zoster) ed è stato proprio lui, insieme ad altri mobilieri, a fondare negli anni 80 il Circolo Mobilieri di Baia Flamina, che a lungo è stata una seconda casa, un luogo per rilassarsi con qualche amico di fronte a un piatto di tagliatelle rigorosamente a mano. "Grande lavoratore – racconta il figlio Giovanni –, sempre pronto a sdrammatizzare con il suo sorriso e con la sigaretta in bocca".

Giombini negli ultimi mesi aveva dovuto fare i conti con alcuni acciacchi che lo facevano uscire sempre meno di casa, fino alla vigilia di Natale, quando Giovanni lo ha trovato sul pavimento del suo appartamento, facendolo ricoverare subito al San Salvatore. Al primo tampone Giombini è risultato negativo, ed è stato trasferito al Santa Croce di Fano dove al secondo tampone è risultato positivo. Martedì, poi, si è spento. Le misure anticovid, hanno reso impossibile la celebrazione di un funerale con amici parenti: domani, alle 15, dalla camera mortuaria di Muraglia la salma sarà trasferita e poi sepolta nel cimitero di Villa Fastiggi. Marcello Giombini lascia il figlio Giovanni, la nuora Lucia, i nipoti Matteo e Michele, il fratello Giancarlo e la sorella Pia.

l.d.