La 67ª Festa dell’Aquilone colora il cielo e allontana la pioggia

Assegnati i titoli individuali al Parco della Resistenza. La contrada di Hong Kong rimane imbattibile. Fatti omaggi alla memoria di Manuela Bartolucci e Sirto Sorini. Oggi il gran finale sulle Cesane

Migration

La Festa dell’aquilone allontana anche il maltempo. Dopo una mattinata di pioggia, nel primo pomeriggio di ieri le nuvole si sono aperte per lasciare spazio al volo delle comete e alla disputa dei titoli individuali tra le 10 contrade. Conferme e novità nelle sfide al Parco della Resistenza, con Franesca Torcaso di Hong Kong che si è confermata imbattibile nella gara femminile, vincendo Miss cometa per la terza edizione consecutiva, così come Federico Amadori di Mazzaferro ha fatto il bis per il Giovane aquilonista, mentre Mauro Patarchi di San Polo è, per la prima volta nella propria lunga carriera di contradaiolo, il Miglior aquilonista.

E dire che, all’inizio, la gara femminile era partita senza Francesca, visto che il via era stato dato quando ancora non era pronta. Accortisi dell’errore, i giudici hanno dato lo stop e fatto ripartire tutto, con la contradaiola in giallo che è stata la più lesta a srotolare la matassa e poi a riavvolgerla. "Non me l’aspettavo, perché quest’anno c’erano delle avversarie veramente toste", ha commentato, rivelando, però, che dietro al successo c’era anche un segreto: "ho gareggiato con l’aquilone fatto da mia figlia Emma. Mi ha portato fortuna". Rapidissimo è stato anche, tra i giovani, Amadori, in una sfida che è stata un testa a testa dall’inizio alla fine con il suo avversario di Piansevero. Cosa che l’aquilonista di Mazzaferro ha rimarcato a fine gara: "È stato molto bravo. Lui se la cava benissimo a ritirare l’aquilone, io però sono più bravo a lanciarlo, che è la prima e più importante cosa, e questo mi è valso la vittoria. Bisogna trovare il vento giusto e dare sempre filo".

Prima di passare alla sfida tra i grandi, i tre speaker della giornata, Giuseppe Biancalana, Bianca Maria Berardi e Luca Bastianelli, hanno tributato un ricordo a Manuela Bartolucci, storica piazzaiola de “Il Buco“ e donna molto impegnata nel sociale, morta in settimana a soli 44 anni. Terminato il momento di commozione, gli aquiloni sono tornati a volare, o, meglio, l’aquilone: nel frattempo, le nuvole si erano aperte e il vento era calato e solo la cometa bianca di Patarchi ha trovato lo slancio per salire e poi tornare tra le mani del suo proprietario.

"È stata spinta dal soffio di Sirto Sorini", hanno commentato i contradaioli di San Polo, omaggiando il proprio storico capocontrada, morto nel 2021 e ringraziato e ricordato a fine gara anche da Patarchi stesso.

Nicola Petricca

Servizio a pag. 21