La badante rumena dà il buon esempio: "Niente paura di Astrazeneca, vaccinatevi"

Ieri in quattrocento al Ristò, poche rinunce. Un 90enne voleva la seconda con un mese di anticipo: "E se poi muoio prima dell’8 giugno?"

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Arriva nel corridoio di attesa del Ristò, dove anche ieri si sono vaccinate circa quattrocento persone, con il sorriso. Gli dicono che c’è Astrazeneca. E lei: "Io non ho paura di niente, va benissimo Astrazeneca, basta che mi vaccinano perché voglio tornare a casa a trovare la mia famiglia e perché devo proteggere l’anziana signora che assisto. Badanti, non abbiate paura vaccinatevi con Astrazeneca". Lei è Ballan Maricica, badante di origine rumena che lavora in Italia da 16 anni. Ha una tranquillità sorprendente e un sorriso largo così: "Nella vita bisogna avere coraggio, non paura. Bisogna vaccinarci tutti. Appena mi hanno chiamata non ho chiesto quale vaccino era disponibile, cosa mi importa? L’importante è proteggere me e gli altri". E si infila all’ingresso dove, con un sorriso non da meno, il personale della protezione civile accoglie le persone con la consueta gentilezza che ben dispone tutti.

Un particolare che fa la differenza, il sorriso, anche quando bisogna rispondere no a un nonnino di 90 anni che ieri mattina si è presentato all’ingresso del Ristò con il foglio per la seconda vaccinazione prevista per il prossimo 8 giugno, dunque con oltre un mese di anticipo: "Sono venuto prima – ha detto implorando di farlo entrare – perché chi mi dice che arrivo all’8 giugno alla mia età?". Voleva la seconda dose ieri ma ovviamente non è stato possibile. Non c’è fila, né assembramento. In mattinata transitano al ristò in duecento circa, tra care giver (chi assiste persone a casa) e prenotati. Pochissimi rinunciano a vaccinarsi con Astrazeneca: "Io sono perplessa – dice Fioretta Verna, incerta – ho qualche patologia che sconsiglierebbe di farlo, non penso che mi vaccinerò". Poi però infila l’entrata e va a consultare il medico presente, non prima di avere dato il suo messaggio: "Smettiamola con gli assembramenti, cerchiamo di stare più attenti, soprattutto i giovani, il Covid fa ancora paura e meno male che oggi non c’è folla, il mio compagno il due maggio l’ha trovata eccome". Infine una battuta, perché qui, al Ristò, c’è voglia di vita, di ripresa: "Comunque ho avuto la pensione e me la voglio godere, quindi tranquilli, un vaccino lo faccio". Arriva una coppia di pensionati. Lui già vaccinato, lei un po’ in confusione: "Su Astrazeneca se ne sono sentite troppe – dice – sicuramente si è esagerato, al punto che io non so mica se lo faccio. Oggi hanno solo quello? Vediamo". E anche lei varca la soglia andando a consultare il medico.

Intanto continuano a scendere i ricoveri dovuti al Covid nelle Marche anche se, ormai da qualche giorno, il numero di pazienti in terapia intensiva è più o meno stazionario. Il servizio Sanità della Regione comunica che oggi i contagi sono saliti a 98.637 (+278) di cui 89.811 dimessiguariti (+413), 5.414 in isolamento domiciliare (-121) e 459 ricoverati (-16). I ricoveri in terapia intensiva scendono da 69 a 68: 16 a Pesaro Marche Nord, uno in più rispetto a ieri.

Davide Eusebi