"La bolletta del gas? Per noi è triplicata Io tengo botta, ma qualche artigiano crollerà"

Parla Alberto Barilari, titolare della Neomec, 25 dipendenti, azienda pesarese che opera nel settore della meccanica di precisione: "Un’impresa meno ha valore aggiunto, più è vulnerabile: molto penalizzate anche quelle che lavorano ad esempio con i forni"

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"Stavo guardando il conto dell’energia elettrica ed è raddoppiato almeno del 100% anche se non ho riscontri con lo scorso anno perché abbiamo cambiato il gestore", dice Alberto Barilari, ex presidente della Cna provinciale e co-titolare della ‘Neomec’, 25 dipendenti, azienda che opera nelle meccanica di media precisione, soprattutto nel campo della robotica.

E col gas come andiamo?

"La bolletta la sto aspettando con ansia, ma credo che ci avvineremo ad un rincaro del 300 per cento".

E come spalmate questi costi fissi?

"Problema che stiamo valutando, una parte li assorbiamo noi, una parte bisogna scaricarli sui clienti".

Ripercussioni?

"Stiamo più attenti e cerchiamo di non avere sprechi sia per quello che riguarda gli uffici sia nell’ambito della produzione".

Potrebbero questi rincari creare problemi?

"Guardi per un’azienda come la nostra che ha un alto valore aggiunto il problema si pone ma non è decisivo".

Cosa intende?

"Che ora la domanda è superiore ai livelli produttivi per cui il primo problema sono i tempi di consegna. Noi abbiamo un portafoglio ordini che arriva fino alla fine dell’anno per cui si sta invertendo la dinamica classica del mercato e cioè siamo noi che facciamo i prezzi, le scelte le facciamo noi per cui si evitano gli sconti. Lei pensi che per stare dietro agli ordini abbiamo assunto 5 persone e non batano...".

Quindi il caro bollette al mondo dell’artigianato non pesa poi più di tanto?

"Non direi, perché dipende dal tipo di produzione. Quelle che hanno un basso valore aggiunto, dove i margini sono molto risicati, il caro energia potrebbero pagarlo anche caro se si andrà avanti per mesi. Quelle che già traballavano potrebbero entrare in crisi. Per molti colleghi potrebbe diventare un problema pagare gas e luce".

Quelle a maggior rischio?

"Quelle che sono onnivore di energia e cioè lavorano con i forni ed hanno produzioni molto legate ai consumi energetici. Tipo chi lavora nella produzione del vetro e similari. Per queste il caro bolletta potrebbe diventare un fattore molto importante perché avranno un aumento dei costi fissi impattante. Non so come faranno".

Lei da due anni e mezzo è nei nuovi capannoni di Villa Ceccolini. Ha il fotovoltaico?

"No, ma ci sto pensando come investimento a lunga scadenza, nell’arco di 20 anni. Non è più come una volta dove c’era una forte convenienza ma usare l’energia pulita porta comunque un beneficio di immagine aziendale, la fabbrica green. Nel caso mio, perché potrebbe sostenere i costi energetici aziendali, ma questo vale per me e per la mia azienda. Per chi l’energia la ’mangia’, con il fotovoltaico sicuramente non risolve i problemi del caro bolletta"