La bufera stipendi Pozzi: "È stato sventato un piccolo golpe tra amici" Pierotti: "Cambiamo tutto"

Il segretario provinciale de Psi e assessore sottolinea il ruolo di chi ha evitato i maxi aumenti al cda dell’azienda. E il presidente va verso la nuova assemblea: "Non serva solo a cancellare i compensi, ma a rilanciare il ruolo pubblico" .

La bufera stipendi  Pozzi: "È stato sventato  un piccolo golpe tra amici"  Pierotti: "Cambiamo tutto"

La bufera stipendi Pozzi: "È stato sventato un piccolo golpe tra amici" Pierotti: "Cambiamo tutto"

"E’ stato democraticamente sventato un piccolo golpe tra amici". Riccardo Pozzi, segretario provinciale del Psi e assessore comunale ai lavori pubblici, lo dice meglio di tutti a distanza di una settimana dall’incredibile vicenda di Marche Multiservizi. Il piccolo golpe tra amici è ovviamente quello che stava per portare all’enorme aumento dei compensi al cda dell’azienda a maggioranza pubblica ma a sicura guida privata. Ed è stato sventato, il golpe, "da chi ha del pubblico ancora il senso alto di servizio e non quello prevalente di mero dettato ragionieristico-contabile – aggiunge Pozzi –. Ha prevalso, per fortuna, il sentimento cosciente di civica responsabilità degli amministratori che vivono nel mondo e non solo in qualche stanza appartata di esso. Va dato anche atto alla stampa di aver fatto bene il suo compito di pungolo critico, e non per partito preso ma coi fatti, i quali poi soli contano; facendo emergere un quadro di eventi e di comportamenti tra il sorprendente, il curioso e l’incredibile".

E poi Pozzi rievoca un errore del passato di cui oggi, dopo questa e altre vicende, capiamo meglio le conseguenze: "Ricordo come lezione per tutti noi che in un’altra stagione della politica – spiega – gli enti pubblici, ma soprattutto la Provincia, rinunciarono a favore del privato di quote azionarie tali che da allora relegarono gli stessi da ruolo guida a quello di soci di riferimento: il peccato scelto allora stava poi per dare oggi i suoi frutti avvelenati".

Ed è sostanzialmente di questo che ha parlato ieri anche Andrea Pierotti, il presidente di Marche Multiservizi decisivo per mandare all’aria il golpe tra amici. Pierotti innanzitutto, come annunciato, ha definito nell’incontro con l’amministratore delegato Mauro Tiviroli l’inserimento nell’ordine del giorno del prossimo consiglio d’amministrazione il punto che prevede la convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci in cui – se tutto andrà come annunciato – sarà cancellato il maxi aumento dei compensi. "Ma io spero che si faccia anche altro – dice lui – perché credo che sia l’occasione giusta per un confronto serio e ampio sul futuro della società. Abbiamo la prova che certi meccanismi non hanno funzionato (vedi il progetto naufragato del biodigestore o quello della discarica di Riceci che rischia di fare la stessa fine, ndr), per cui credo che sia il caso di tornare a un metodo magari più complesso nel prendere le decisioni, ma anche più trasparente e condiviso. I soci pubblici siano più coinvolti: la governance deve essere esercitata in modo migliore". E in vista di questo obiettivo, la vicenda degli stipendi potrebbe essere servita da "sveglia" per tutti quei sindaci che dovrebbero aver imparato la lezione.

Una curiosità per chiudere: pare che Pierotti, al ritorno in azienda, abbia trovato ad accoglierlo facce piuttosto scure al terzo piano, quello dell’amministrazione. "Non mi va di parlarne – dice lui –, ma di certo mi hanno accolto bene al primo piano".

Roberto Fiaccarini