La Caccia al cinghiale ai tempi dei duchi Gran festa a Mondavio

Dal 13 al 15 giorni intensissimi. Molto atteso è il banchetto rinascimentale. Arcieri e ricostruzioni di quadri di vita quotidiana, incendio della rocca

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Torna una delle rievocazioni storiche più celebri delle Marche e d’Italia: la “Caccia al cinghiale“ (61ª edizione), che ripercorre l’arrivo a Mondavio nel 1474 di Giovanni Della Rovere per la presa di possesso del vicariato in occasione delle nozze con Giovanna Feltria. Si inizia il 13 agosto e poi 14 e 15. Il programma è stato presentato ieri alla Confcommercio – partner dell’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione col Comune, la Camera di Commercio delle Marche e l’Unpli – alla presenza del direttore Amerigo Varotti, del sindaco mondaviese Mirco Zenobi e della presidente Pro Loco Sylvie Campolucci.

Ad aprire i festeggiamenti, il 13, sarà il “Banchetto Rinascimentale“ nel Chiostro francescano, che consentirà ad un centinaio di persone di spogliarsi dei loro abiti contemporanei e del nome per assumere l’identità di un nobile cavaliere o di una gentil dama del Quattrocento. Per tutti un banchetto d’altri tempi. Gli ospiti-protagonisti saranno accompagnati da graziose ancelle che serviranno acqua al profumo di rose per detergersi le mani, perché in quel periodo forchette e cucchiai non si usavano ancora e inoltre cavalieri e dame mangiavano dallo stesso piatto e bevevano dalla stessa tazza, in maniera intima e per certi aspetti sensuale.

In contemporanea col Banchetto, nel fossato della Rocca verrà allestito il “bivacco“, conosciuto come pranzo del popolo e dei soldati. Il 14 e il 15, dalle 18, il centro storico sarà animato da spettacoli e dal teatro di strada curato dal vicepresidente del comitato organizzatore del “Calendimaggio“ di Assisi Stefano Venarucci, oltre che da quadri di vita rinascimentale proposti dal gruppo “Arcieri Storici e Corte Roveresca“ di Mondavio coadiuvato il 14 dalla 2Corte Malatestiana“ di Gradara e il 15 dalla formazione storica del “Solenne Ingresso“ di Senigallia. Il tutto, sino allo spettacolo di suoni e luci e alla simulazione d’incendio alla Rocca che alla mezzanotte di ferragosto sancirà il gran finale. "E’ importante ripartire, dopo lo stop pandemico, con questa manifestazione che ha un’importante valenza culturale e che è tra le rievocazioni più importanti delle Marche", hanno detto Varotti, Zenobi e Campolucci, illustrando gli aspetti salienti del programma, consultabile sulla pagina web della Pro Loco.

Sandro Franceschetti