La durezza della vita, occasione per crescere

“Come soffitto il cielo“ è il romanzo che nasce nella scuola “Pascoli“, scritto da Francesca Casadei

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Filo è un ragazzo ribelle, che per la prima volta entra a contatto con la durezza della vita, Ale narra della fatica che incontra nell’essere accettato, Giuli parla della difficoltà di trasferirsi in una nuova città e Selenia esprime egocentrismo pensando di avere il mondo ai piedi. Sono quattro giovani di 11 anni che ancora non si conoscono, ma che stanno per incrociare i propri percorsi nell’Istituto Pascoli di Urbino, dove, per caso, scopriranno un’iscrizione realizzata con un codice segreto e stringeranno un’amicizia che li aiuterà a decifrarla, oltre che a scoprire una versione inedita di sé. Questa è la trama di “Come soffitto il cielo“ (ed. San Paolo), primo libro della professoressa Francesca Casadei, già disponibile in libreria e online, che sarà presentato domani, alle 18.15, nel cortile della Pascoli.

"Filo, Ale, Giuli e Selenia fanno conoscenza quando vengono inseriti nella stessa classe – spiega Casadei, che insegna nella scuola urbinate –. A un certo punto si imbattono in quest’iscrizione e dalla voglia di decifrarla nasce il loro rapporto, mentre dalla loro amicizia partirà la ricerca della propria identità, che è il nucleo di senso del romanzo. Centrale sarà anche il confronto con la letteratura". Come soffitto il cielo è stato "concepito in un alveo", il progetto Parlo a te di te, portato avanti da Casadei: "Lettura, scrittura e condivisione ne sono i punti cardine e il romanzo li declina. Mentre scrivevo pensavo ai ragazzi, però il romanzo è destinato anche a insegnanti ed educatori perché propone piste di metodo per approcciarsi a giovani, letteratura e contenuti scolastici. Il titolo è richiamato all’inizio e alla fine, con significato ribaltato, inoltre è una dedica a Daniela Tittarelli, che è stata preside della scuola e, per me, maestra di professione e vita. Il cielo fa riferimento a questa relazione con lei, che non c’è più, ma per me è sempre presente".

Il romanzo è di tipo polifonico, narrato dal punto di vista di ciascuno dei quattro protagonisti: "Questo perché ogni ragazzo è un mondo a se e deve essere raccontato per come vede la realtà. Polifonica sarà anche la presentazione, aperta a tutti, con gli interventi di sei colleghi della Pascoli, a partire da passaggi del testo per loro significativi".

Nicola Petricca