La felicità è in fondo al tunnel: "Ciudad blanca" cattura la fantasia

Roberto Magini dà alle stampe un nuovo romanzo di successo: viaggio in mondo ai confini con la realtà

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La fervida fantasia di Roberto Magini, medico chirurgo prestato alla scrittura o forse il contrario, ha dato alla luce un’altra puntata della sua serie, sorprendente, di libri. Questo breve romanzo uscito in libreria da qualche giorno si intitola "Ciudad blanca" (Leone editore, 16,90 euro) e conferma quanto i precedenti libri di questo scrittore dalla vena inesauribile, avevano detto. Ovvero: si scrive come si mangia, cioè in modo semplice e garbato, con la delicatezza alimentata dalla forza e con l’unico obiettivo di accompagnare il lettore che vorrà lungo una storia che si dipana su più livelli traversati da più stati d’animo. Dentro l’avventura dunque cascano l’imprevisto, la violenza, l’amore, il sesso, e quell’incalzante e mai soddisfatto desiderio di trovare un esito felice alla vicenda umana ,che vada al di là del lieto fine per sconfinare nel desiderio di eterno.

Roberto Magini stupisce ancora con una scrittura scorrevole, in cui ogni periodo è concatenato all’altro come anelli di una catena armonica o come un treno con più vagoni che fila liscio senza intoppi verso alla destinazione finale. L’espediente con con l’autore ci strappa dal quotidiano e ci porta dentro la sua storia, è un misterioso cunicolo che poi è un po’ anche il suo e perché no il nostro: è il desiderio di uscire dal quotidiano per abbandonarsi al trasporto della fantasia e a un mondo in cui tutto può accadere, anche di sprofondare nella disperazione più acuta per poi risalire dal proprio dolore più forti di prima e con il desiderio irrefrenabile, che fa parte del dna di Magini, di giustizia e di bellezza. Sempre dalla parte dei deboli, o meglio, di chi pretende dalla vita risposte che siano non banali, né conformiste, ma che garantiscono la felicità che resta sempre la luce in fondo al tunnel: nei precedenti romanzi, così in questo, in cui si leggono chiare note autobiografiche e il riconoscersi dell’autore con il protagonista principale. La storia stavolta ha tinte perfino tragiche (una coppia perde il proprio figlio, la cui testa mozzata viene fatta recapitare a casa) e porta sempre alla luce popolazioni lontane e misteriose che escono dal sonno dei secoli. Lo scenario è quello dell’Honduras e tutto ruota attorno alla Ciudad blanca, che altro non è che un sito archeologico misterioso risalente all’età dei Maya.

Quando Giorgio, il protagonista, si metterà in viaggio, dopo la morte di sua moglie, capirete che tutto può accadere e che tutto è possibile, per noi come per lui, anche mettere l’orologio indietro per ritrovarsi improvvisamente catapultati in un mondo nuovo, diverso, nel quale finalmente provare a realizzarsi e ad essere felici. Perché questo conta per Roberto Magini che di suo fa felice il lettore che ama l’evasione, la fantasia e l’amore scevro di conformistiche inibizioni. L’amore puro che si può regalare a Natale con questo libro, a una persona cara.

d. e.