La Festa dell’Aquilone Il ’poker’ di Hong Kong E’ la quarta vittoria Mazzaferro, due premi

Riconoscimenti anche per Lavagine, Valbona, Monte e Piansevero

La Festa dell’Aquilone  Il ’poker’ di Hong Kong  E’ la quarta vittoria  Mazzaferro, due premi

La Festa dell’Aquilone Il ’poker’ di Hong Kong E’ la quarta vittoria Mazzaferro, due premi

Il cielo si tinge di giallo: è il colore di Hong Kong, contrada vincitrice della 68a Festa dell’Aquilone di Urbino. Proprio una cometa gialla è quella volata più lontano ieri pomeriggio, alle Cesane, aggiudicandosi il Trofeo Città di Urbino, il primo assegnato nel Parco dell’aquilone.

Si tratta del quarto trionfo per Hong Kong, che aveva già vinto nel 1969, 2005 e 2007. Per altro, la contrada ha conquistato anche il premio per l’aquilone volante più piccolo, costruito con lati di pochissimi centimetri, e il premio "Giovanni Pascoli", assegnato ai giovani aquilonisti.

Due successi anche per Mazzaferro, che si conferma specialista degli aquiloni tridimensionali di bellezza, con una riproduzione della DeLorean, l’auto-macchina del tempo del film "Ritorno al futuro", e vince l’Aquilone d’oro, riservato agli aquiloni di stoffa. Il miglior aquilone artistico piano è quello del Monte, che ha riprodotto la porta dell’Orto botanico di Urbino, l’aquilone tecnico è stato vinto da Valbona, quello più grande è di Piansevero.

Infine, la contrada più organizzata è Lavagine, che ha anche confezionato tre comete in ricordo di Giovanni Bischi e Michele Bianchini, storici contradaioli scomparsi quest’anno: due erano piane, con i loro volti ritratti, la terza era in gara tra gli aquiloni 3D, ed era una riproduzione del Triplano del Barone rosso, con Bischi alla cloche e Bianchini ad azionare la mitraglia.

Al di là dei premi e della competizione, la Festa si è presentata in una veste rinnovata, anzi, arricchita, ed è tornata con forza ancora maggiore rispetto alla prima edizione post covid: ne sono una dimostrazione la grande partecipazione delle contrade (a centinaia, tra cui tanti bambini e ragazzi, hanno gareggiato e poi hanno partecipato alla cena di conclusione, svolta per la prima volta in piazza Rinascimento) e le tantissime persone arrivate alle Cesane per assistervi, saturando i posti auto e il servizio navette. Un segnale importante per la Festa e per Urbino, sia a livello turistico sia per il futuro della tradizione aquilonistica, che è nel cuore e nella storia della città.

Nicola Petricca