La festa di sant’Antonio per riflettere sulla montagna

La celebrazione col vescovo. Trasarti è stata l’occasione. per parlare di servizi da parte. dell’assessore regionale Baldelli

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La frazione di Pianello ha festeggiato sant’Antonio con il vescovo, la neve e il Covid. Le avversità attuali non hanno fermato l’antica tradizione per ricordare il santo protettore degli animali. Una festa celebrata in tutte le Marche ma particolarmente sentita a Pianello di Cagli che l’altroieri ha ospitato il vescovo, monsignor Armando Trasarti, e l’assessore regionale Francesco Baldelli. Qui tutti gli anni le celebrazioni iniziavano la sera prima con "la cena della condanna" per poi continuare tutto il giorno dedicato al santo con pranzi, canti e balli. La piazza si riempiva di persone e animali: dai cani da caccia e da tartufo, fino ai cavalli e ai muli, indispensabili questi ultimi per il sostentamento delle famiglie della zona in un passato non molto lontano. Quest’anno Pianello, nonostante le restrizioni del Covid, non ha abbandonato la tradizione e la proloco ha portato avanti la "festa" in modo diverso. Così, dopo la messa, celebrata da don Marco Presciutti e dal vescovo monsignor Armando Trasarti, tutti i pianellesi hanno potuto seguire in diretta streaming sui social le celebrazioni. "Anche qui da Pianello – ha affermato Baldelli – vogliamo mandare un segnale forte alle nostre comunità. Mi rifaccio alle parole del nostro vescovo, ovvero che se la montagna non venisse curata la vallata verrebbe devastata. Dobbiamo curare le nostre tradizioni e trarne insegnamento, come sant’Antonio ci insegna dobbiamo avere cura del nostro territorio e tutelare gli uomini che ci vivono, lo possiamo fare solo tutelando la montagna, non in contrapposizione alla costa ma in sinergia e ciò significa restituire servizi". Parole forti rimarcate dal presidente della Pro Loco Fabio Bianconi che, nella presentazione dell’evento, ha sottolineato come il paese valorizzi la ricorrenza recuperando la tradizione secolare"-

Mario Carnali