La Finanza arresta il ‘Mister slot machine’ di Pesaro: vinceva a colpo sicuro con password piratate

Lui è Danilo Madonna, 37 anni. Ai domiciliari altri due complici, indagate compagna e suocera per soldi nei conti. Malgrado fosse indagato dal febbraio 2022 con sequestro di 40 computer, soldi e attrezzature, ha continuato nell’"attività".

Danilo Madonna mentre gioca alle slot machine sapendo già di vincere

Danilo Madonna mentre gioca alle slot machine sapendo già di vincere

Pesaro, 8 giugno 2023 – Era il lavoro più comodo del mondo. Andare a giocare alle slot machine sapendo di vincere. Per Danilo Madonna, 37 anni, residente a Pesaro, già salito alle cronache nel 2019 e poi nel 2022 per un servizio delle Iene è stato arrestato l’altro ieri dalla Guardia di Finanza per un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio oltre ad altri reati informatici. Con lui sono stati arrestati (ai domiciliari) altri due complici di 45 anni e 40 anni, entrambi disoccupati ma molto attivi nel giocare a colpo sicuro nelle slot machine di mezza Italia. Indagate complessivamente dieci persone, compresa la compagna dell’uomo e la madre di questa perché avevano delle postapay dove sono stati convogliati dei soldi. Sequestrati beni, case, auto, conti per 200mila euro.

Malgrado il clamore degli articoli (il Carlino uscì il 18 febbraio 2022) e il sequestro da parte della Finanza di oltre 40 computer, documenti e soldi, Danilo Madonna ha continuato con i suoi complici a "gestire" a modo suo decine di slot machine contando sulla complicità di addetti infedeli alle societtà di gioco come Lottomatica che gli passavano le password per "sapere" in anticipo quale slot e in quale momento preciso avrebbe fatto vincere il giocatore. Basta andare, giocare una monetina, e aspettare di vincere 2300 euro a giocata, ogni giorno, mese, anno. Dal febbraio del 2022, Danilo ha movimentato un milione e 200mila euro di giocate, pur sapendo di avere gli occhi addosso della magistratura e della Finanza. Non a caso, è stato arrestato perché gli inquirenti erano certi che avrebbe con tinuato a farlo anche con un finanziere di guardia alla porta di casa.

Per riuscire a vincere sempre sapendo il momento esatto, poteva contare sugli addetti delle società di slot che per soldi gli vendevano le password di accesso ad ogni macchinetta che, a sua volta, rivendeva a sotto bande senza scrupoli, alcune cinesi. Il meccanismo era questo: tutte le slot machine seguono il principio che al 60 per cento delle giocate deve uscire una mano vincente ed inviano il segnale informatico alla rete del gestore per avvertirlo. E lui, Danilo, avendo la password, legge in diretta i vari alert delle macchinette partendo a razzo verso il bar dove si trova la slot per riscuotere a colpo sicuro. Se non può, manda qualcuno e poi si divide la vincita che oscilla tra i 100 e i 500 euro a macchinetta. In un giorno ne può fare a decine. Non potendo arrivare ovunque, ed avendo a disposizione il dna dell’intero parco slot machine italiano, ha ’assunto’ personale che lavora per lui incassando al momento giusto.Controllava le Marche, l’Emilia Romagna, il Veneto e aveva venduto il giochino a bande piemontesi e lombarde per 50mila euro a cessione, Scrive la Finanza ricalcando l’ordinanza di custodia cautelare: "La sistematicità delle illecite condotte non si sono fermate per la risonanza pubblica dei fatti (articoli e servizi televisivi del 2022i) né la conoscenza del procedimento penale aperto né i sequestri fatti hanno indotto i responsabili a cessare"

ro.da.