La gabbia acquistata sul web non arriva mai Lei denuncia, lui ridà i soldi ma va a processo

Aveva comprato una gabbia super lusso per i suoi amati pappagalli. Trovata sul web e pagata ben 350 euro. Ma tra quelle sbarre dorate i pennuti non hanno mai svolazzato. La gabbia non è mai arrivata. Era scoppiata la pandemia e il Covid ha finito per mettere in ginocchio anche quel sito di vendita online. Dopo numerose richieste, la proprietaria dei pappagalli, una signora di Pesaro, ha sporto denuncia. A processo per truffa è finito così un uomo di Perugia, ex titolare della rivendita web di prodotti per animali. Ha rimborsato la cliente di tutte le spese affrontate, comprese quelle legali, lei ha rimesso la querela, ma per l’imputato il processo si è aperto lo stesso. Colpa di alcuni precedenti. Il suo legale, l’avvocato Silvia Olivieri del foro di Perugia, ha però chiesto e ottenuto la messa alla prova e se il suo assistito rispetterà il programma e svolgerà lavori socialmente utili, il reato sarà dichiarato estinto e lui avrà evitato la condanna. Il fatto risale a marzo 2020, nel pieno della pandemia. La pesarese trova quella gabbia sul web. Costa 350 euro, ma a lei piace molto e la compra. Paga la somma. Ma, passano i giorni, poi le settimane, e la gabbia non arriva. Lei comincia a telefonare, ma il titolare le spiega che sono finiti nel caos del Covid. L’azienda è fallita, travolta dallo tsunami del virus. Ma lei sporge denuncia e non appena il titolare scopre di essere sotto indagine, insieme con il suo avvocato, prende contatti con la pesarese e le offre il rimborso e la rifusione delle spese legali. La donna accetta, rimette la querela. E il caso sarebbe chiuso, se non fosse per quei precedenti dell’imputato.