La guardia forestale spiega i tesori del parco

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Il Parco Naturale del San Bartolo è una delle maggiori attrazioni turistiche di Pesaro con i suoi panorami mozzafiato, le falesie che a maggio si ricoprono del velo giallo delle ginestre e i borghi storici. Tutti lo conosciamo e lo amiamo ma, approfondendo l’argomento in classe, ci siamo accorti che, appena fuori dalla città, esiste un luogo molto ricco di biodiversità. Curiosi di scoprirne gli “abitanti”, ci siamo rivolti a chi li conosce e li protegge. Abbiamo così intervistato, il signor Emilio Acone, guardia forestale, che ci ha raccontato di come le specie si siano andate arricchendo mano a mano che l’area protetta garantiva sicurezza agli animali.

Attualmente il più grande mammifero è il capriolo, cervide abbastanza diffuso in tutta Italia. Trovano una casa sul San Bartolo anche la volpe, l’istrice, il riccio, molti uccelli, tra cui il Picchio rosso maggiore e il Falco pellegrino. Inaspettatamente, abbiamo scoperto che vi sono anche lupi e cinghiali che non sempre convivono pacificamente con l’uomo. Il lupo, grazie alla protezione della legge, ha beneficiato di un notevole incremento della sua presenza e si è persino spinto dentro i centri abitati, attaccando animali domestici.

Il cinghiale, che non è una specie autoctona ma è il risultato dell’incrocio con maiali domestici, è aumentato di dimensioni e di prolificità e spesso devasta le colture. Come risolvere questo conflitto? Bisogna trovare una forma di convivenza, attraverso il rispetto per esseri viventi così diversi e così strettamente connessi con noi. Non possiamo negare che, come ci ha detto la guardia forestale, l’animale più pericoloso, spesso, è…l’uomo! Classe 2ª A