
di Anna Marchetti
Sospesa a Fenile l’installazione della seconda antenna 5G della Iliad. E’ quanto emerso dall’incontro di martedì tra amministratori e tecnici comunali e rappresentanti della società di telefonia mobile. Determinante sarebbe stata la bocciatura di Arpam e Soprintendenza. Per l’antenna, infatti, Iliad aveva individuato un terreno non lontano dalla Fondazione Cante di Montevecchio, mentre il Comune per attenuare l’impatto (l’antenna è alta 30 metri e sarebbe stata visibile da Monte Giove) aveva indicato un sito vicino al cimitero dell’Ulivo.
"La società – fa notare l’assessore all’Ambiente Cora Fattori – ha mostrato la volontà di collaborare con l’Amministrazione e presenterà per il 2024 un nuovo piano delle antenne". Sempre Fattori fa notare come nell’ultimo anno, anche per i fondi Pnrr, ci sia stata una impennata delle richieste di istallazioni di antenne 5G che, avendo un cerchio di copertura minore, sono più numerose. "E’ un problema non specifico di Fano – fa notare Fattori – ma comune a tutta Italia".
Il Comune si prepara ad affrontare la sfida della nuova tecnologia con un diverso e più puntuale regolamento (l’ultimo risale al 2016) che tenga conto delle recenti e numerose normative entrate in vigore negli ultimi anni. Per questo sarà affidato un incarico alla società Polab, specializzata nel settore dell’elettromagnetismo per redigere un nuovo regolamento sulle antenne e per fornire al Comune arrgomenti più forti rispetto alle compagnie telefoniche e poter presentare ricorso dopo le ultime due sentenze del Tar favorevoli alle società di telefonia. In particolare sarà realizzata anche una mappatura della copertura del segnale (gli impianti di telefonia sono equiparati alle opere di urbanizzazione primaria come gli acquedotti e gli impianti fognari) e saranno effettuate le opportune misurazioni, visto che la legge italiana fissa a 6 volt per metro il limite massimo delle emissioni elettromagnetiche.
L’obiettivo del Comune è quello di assicurare il servizio, ma "con la minore esposizione possibile da parte dei cittadini". E ancora Fattori: "Dobbiamo garantire la copertura, ma anche governare il territorio garantendo la salute delle persone e la tutela dell’ambiente". Individuate le risorse (28mila euro all’anno per tre anni) per l’incarico. Tra l’altro a Fenile e Carignano, recentemente individuate come sedi di tre antenne 5G (due Iliad e una Tim) sono sorti due comitati, che in alleanza con il Comune, cercano di mettere un freno al dilagare delle antenne. Fano, inoltre, sarà oggetto di un studio sull’inquinamento elettromagnetico in quanto inserita nel monitoraggio della Wondertek.