
"Gli agricoltori potranno tornare a pulire i fiumi senza paura di essere multati". Sembrava una cosa ovvia quella della raccolta della legna, che in effetti ha caratterizzato le ultime civiltà che hanno calcato l’Italia negli ultimi tremila anni. Invece no, non era possibile. Ma ora sì. Il presidente della commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni, lo dice orgogliosamente davanti ai giornalisti, lo scrive sui suoi social, ne parla con la gente. Gli imprenditori agricoli e gli allevatori delle Marche, dopo l’alluvione del 15 settembre, avevano chiesto di poter tornare a occuparsi della pulizia del loro territorio. E sono stati ascoltati.
L’emendamento promosso da Carloni e i suoi colleghi della Lega trova le proprie radici proprio nella tragedia che ha colpito la regione e che ha causato dodici morti e una donna ancora tragicamente dispersa.
Presidente è un decreto importante?
"Certamente. È una vittoria prima di tutto per gli agricoltori e gli allevatori che per troppo tempo sono stati sanzioni ingiustamente soltanto perché si prendevano cura del loro territorio. È una vittoria della Lega perché, con l’emendamento da noi promosso in legge di bilancio, la raccolta del legname è tornata ad essere libera".
E dunque?
"Quindi, basta multe per pulire i fiumi! Ed è una vittoria per il governo, grazie al decreto Legna che prevede anche un contributo per alcuni progetti – per cui ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida – la procedura per compiere questa attività è semplificata. Troppe persone mi hanno raccontato che hanno preso le multe per pulire il fiume laddove poche settimane prima ci sono state devastazioni anche a causa di troppa legna che intasava i ponti e faceva alzare il livello".
Nello specifico, chi interessa la nuova legge?
"La legge interessa gli imprenditori agricoli. Il decreto prevede anche un fondo destinato al finanziamento di progetti – anche di formazione e comunicazione – che riguardano l’attività di raccolta del legname: ben 500mila euro annui. A poterne beneficiare sono gli agricoltori, gli imprenditori forestali, le organizzazioni agricole o le associazioni datoriali – di categoria – ambientaliste".
Per raccogliere la legna sono necessarie domande agli enti?
"Le modalità per la presentazione dei progetti finanziabili verranno disciplinati dal Masaf con un bando entro 15 giorni e ogni progetto potrà avere massimo 50mila euro. Per raccogliere invece la legna gli agricoltori anche per venderla non devono fare nessuna domanda. Dall’entrata in carica di questo Parlamento abbiamo pensato alle nostre realtà infatti il Parlamento su proposta del Governo ha introdotto 400 milioni per le città che hanno subito l’alluvione ma, io non mi riuscivo a spiegare perché tanti agricoltori non potessero ancora raccogliere la legna".
I risultati infatti si sono visti.
"Esatto, infatti proprio a Cantiano è pieno di legna nei fiumi quindi abbiamo pensato come Lega a liberalizzare la raccolta e raggiungere un doppio obiettivo: primo, Aiutare agricoltori con costi energia; secondo, tenere puliti i fiumi da legna che ostruiscono il deflusso. Ha vinto il buon senso, spero venga sfruttata e spero che molti presentino domanda anche per il contributo".
Amedeo Pisciolini