La mensa Caritas è una certezza: aperta a pranzo Serve il green pass oppure c’è il pasto d’asporto

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Anche in epoca Covid la mensa Caritas s’è rivelata una certezza inossidabile. Anche in questi giorni è aperta a pranzo. "Per entrare a mangiare ci vuole il green pass – osserva Andrea Mancini, coordinatore Caritas Pesaro (foto) –, mentre chi non ce l’ha può prendere il pasto da asporto. Ma grazie agli hub vaccinali di Caritas abbiamo già vaccinato un centinaio di persone. Il limite è solo nel numero di quanti possono stare contemporaneamente in sala. Inoltre, sempre per evitare assembramenti, a differenza dell’epoca preCovid, non potremo fare il cenone di fine anno". La mensa Caritas è molto più di un pasto caldo. "E’ il primo momento di socializzazione e possibilità di relazione per uscire dalla difficoltà. E’ chiaro che con il Covid anche Caritas ha cercato il giusto bilanciamento tra le varie tutele da garantire". E comunque, anche con tutte le limitazioni del caso, Pesaro si rivela attenta. "Grazie a Patrizo, titolare di Harnold’s abbiamo avuto due menù speciali per Natale (pagato dal Rotary) mentre il pranzo di Santo Stefano è stato pagato dai Lions club Della Rovere. I prossimi giorni, l’animazione in mensa sarà affidata ad alcune comunità parrocchiali. Sono stati geniali i volontari che hanno portato le lasagne a Casa Fra’ Arduino, abitata da 6 uomini senza fissa dimora, non proprio provetti ai fornelli". s.v.r.