
L’esultanza dei biancorossi dopo il gol di Orellana, al 49’ del secondo tempo
Potere della vittoria. Il 2-0 alla Pianese, più sofferto di quanto dica il punteggio, più meritato che mai, porta benefici su diversi fronti. Intanto un dato storico. Raggiunta quota 55 punti, quella di Stellone diventa ufficialmente la migliore Vis di sempre nella C maggiore. Il precedente, quello della Vis di Nicoletti edizione 1987-88, primo anno di C1, recita 53 punti in 34 giornate. Superato con un turno di anticipo. Anche in fatto di gol segnati (41 contro 37) e subiti (29 contro 32). A questo punto, è scontato anche che venga superato l’8° posto del piazzamento finale di allora. La Vis attuale è quinta e fra sé e l’ottavo posto, che è proprio della Pianese, ha messo 8 lunghezze.
La 33ª giornata ha poi offerto un assist prezioso con la rovinosa sconfitta del Pescara a Sestri. I biancorossi dimezzano così il distacco dal 4° posto, quello che conduce direttamente ai playoff nazionali, ora a 3 punti. Il Delfino non è poi così in salute, e la Vis ha mostrato di avere le carte in regola per riprendersi la poltrona in zona nobile. Pur sapendo di doversi guardare le spalle da Arezzo e Pineto. E’ stata una partita sporca e cattiva, come aveva previsto Stellone. Non nel senso più deteriore, ma per l’abilità della due squadre di aggredire a tutto campo e serrare le linee.
La Vis l’ha vinta prima sul piano tattico, annullando la bocca di fuoco degli avversari, con il ricorso al 4-4-2 (o 4-2-3-1 che dir si voglia) e quindi al doppio stopper. Sterilizzato Mignani, il resto è stato più agevole. Risultato: zero tiri nello specchio da parte degli amiatini. Nella ripresa, ci si è dedicati con più applicazione alla fase offensiva. La migliore azione della partita (Zoia liberato davanti a Boer, Nicoli costretto al fallo da ultimo uomo) ha prodotto la svolta della superiorità numerica. Nel dettaglio: azione avviata dal recupero di un centrocampista, rifinita dalle due punte e conclusa da un ‘quinto’. Per mezzora è stato un fuoco di fila (12 le conclusioni nella ripresa, 8 nello specchio), fino alla prodezza di Di Paola, imitato a stretto giro da Orellana.
Il tecnico avversario Palmisano, nell’elogiare la forza della Vis, ha sottolineato l’imprevedibilità di certi suoi movimenti. Già, perché la squadra di Stellone era passata nel frattempo al più familiare 3-4-1-2. Sul risultato hanno influito anche i cambi. E se Di Renzo e Palomba hanno fatto il loro in difesa (dopo l’ottimo primo tempo di Bove e Tonucci), e Paganini ha portato un contributo dinamico, pur intervallato da diverse imprecisioni, Lari e Orellana hanno inciso pesantemente.
Da sottolineare: cinque cambi di qualità nel giorno in cui la Vis scontava le assenze più pesanti, con sei titolari fermi ai box. Quanto ai ‘deb’, si sono visti un portiere affidabile come Pozzi e un Raychev bisognoso di affinare i suoi indubbi mezzi. Domenica si va ad Ascoli con un rinnovato carico di fiducia. A seguire il derby col Rimini che potrebbe riservare il pienone stagionale al Benelli. I campionati si decidono a primavera.