"La pandemia non frena la voglia di studiare storia"

Riccardo Paolo Uguccioni: "La nostra Società pesarese di studi è in crescita. A fine anno uscirà il primo numero di “Asterischi“ sui signori di Piandimeleto"

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La Società pesarese di studi storici è attiva da più di trent’anni. Come ha affrontato il lockdown? È calato il numero degli iscritti? Lo chiediamo al presidente Riccardo Paolo Uguccioni.

"Siamo una realtà stabilmente attorno ai 300 soci – dice Riccardo Paolo Uguccioni –, un consistente nucleo dei quali ci accompagna da anni, anche in tempi di clausura".

Come vi finanziate?

"Direi che siamo un esempio di volontariato culturale: ci manteniamo soprattutto con le quote dei soci, e poi grazie al cortese sostegno di Banca di Pesaro".

Ma l’impossibilità di incontri in presenza non ha rallentato l’attività del sodalizio?

"Al contrario. Tenga presente che noi svolgiamo due tipi di attività, una propriamente editoriale e l’altra di divulgazione culturale. Produciamo una rivista, “Studi pesaresi“ (già “Pesaro città e contà“), il cui n. 8, monografico, è stato presentato a gennaio 2020, un attimo prima che il virus dilagasse; poi durante il prolungato confinamento abbiamo prodotto il n. 9, un volume miscellaneo distribuito qualche mese fa, e di recente il primo numero della collana “Asterischi“, dedicata al saggio breve, in distribuzione in questi giorni. Ora stiamo per metter mano al n. 10, che riguarderà gli Oliva conti di Piagnano e signori di Piandimeleto, una affascinante dinastia di condottieri del nostro Appennino: sarà pronto verso Natale. Nessun rallentamento, dunque".

E l’aspetto divulgativo?

"Crediamo nel valore formativo della Storia come parte della coscienza critica del cittadino, ma per evitare il compiacimento campanilistico, da “nostre glorie“, occorre sempre confrontarsi con quel che intanto la ricerca produce. Da qui la serie “Pesaro Storie“, incontri con autori che invitavamo a parlare dei loro studi, da Emilio Gentile a Giovanni Brizzi e a Chiara Frugoni".

Ma la pandemia ha bloccato tutto…

"Vero, e allora ci siamo trasferiti sulla rete. Prima con un paio di auto-registrazioni ardite ma meno sgangherate di quanto temessimo; poi avviando una serie regolare, con una vera e propria regìa esterna. Così l’autore conversa con noi da casa sua, chi vuole può seguirci in diretta ma, se non può, trova il dialogo registrato sulla pagina Facebook del sodalizio e su Youtube".