
Palazzi, presidente della commissione Politiche sociali, in pressing
Aspettano di essere ricevuti da più di cinque mesi. Ma finora non hanno ricevuto nemmeno un rifiuto. Solo il silenzio. Quello del direttore generale dell’Ast Pu, Alberto Carelli. A renderlo pubblico sono Maruska Palazzi (in foto), presidente della Commissione 4 Politiche sociali, e i componenti di maggioranza Sabina Alessandroni, Romina Dominici e Antonio Vastante. "Abbiamo inviato numerosi inviti formali – spiega Palazzi –. Ma non si è finora ottenuta la disponibilità del direttore a partecipare, né una risposta concreta in merito". A questo punto la presidente ha deciso di scrivere pubblicamente le domande che intende fargli, "così da offrire ulteriore tempo per la preparazione delle risposte, se è questo il problema".
"Prima domanda: quando verrà approvato il progetto esecutivo dell’ospedale? Esiste già? Se esiste, come mai durante le belle serate a teatro nessuno lo ha mai nominato? È un segreto? Una sorpresa per i cittadini? Come mai si intende procedere con le prime demolizioni a Muraglia in assenza di un progetto esecutivo? Perché si è obbligata l’Azienda sanitaria a fare spostamenti in fretta e furia in assenza di tale progetto? Qual è il senso? Perché si intende spostare anche il settore della salute mentale se, considerati i tempi, ci vorrà ancora oltre un anno solare per la reale definizione delle azioni e considerato che, addirittura, sul territorio del Centro Tomasello ci dovrà venire il parcheggio che è sempre l’ultima opera che si realizza? Qual è il cronoprogramma di ogni azione?"
E ancora: "Ci può illustrare meglio la scelta di togliere il primario in Ostetricia e ginecologia all’ospedale di Pesaro? Ha notizie riguardo Centro dell’Autismo? Durante un’interrogazione in Consiglio regionale all’assessore Saltamartini in data 8 aprile 2025, lui ha risposto che era già stata scelta la sede e che era stata avviata la procedura per il cambio di destinazione d’uso; non è che per caso si sbaglia con la sede di via Vatielli/Alfano, per la quale l’Ast ha poi deciso che, seppur tutto pronto per il Centro Autismo, era meglio trasferire in tale sede un semplice ufficio sanitario? Forse non sa che in attesa di tale centro, alcune famiglie, per poter avere anche solo una giornata di ’sollievo’ portano i loro familiari in condizione grave dello spettro in centri in Umbria domandandosi quanto durerà tale trafila".
Infine, un paio di domande sull’atto aziendale: "Lei ha notato che la Neuropsichiatria infantile non è più menzionata? Quando l’ultimo di questi professionisti andrà in pensione, chi si occuperà di tutte le procedure per l’accertamento della disabilità della nostra popolazione infantile? Dovremo dirottare tutte le famiglie in strutture private?" Si attende risposta.